Estro e Compassione dà il titolo alla Stagione 2019 – 2020

Inaugura l’Ensemble De Labyrintho diretto da Walter Testolin con l’esecuzione delle

“Lamentationes Hieremiae” di Fabrizio Dentice.  

Sabato 26 ottobre 2019, ore 19, Chiesa di Santa Caterina da Siena


Estro e Compassione è il titolo della XXII stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini che avrà inizio sabato 26 ottobre (ore 19) con le “Lamentationes Hieremiae”, capolavoro del compositore e musicista Fabrizio Dentice (Napoli 1539 – 1581). Saranno eseguite, insieme a composizioni di Carlo Gesualdo, Giovanni Maria Trabaci, Ascanio Mayone,  nel suggestivo spazio della Chiesa di Santa Caterina da Siena, dall’Ensemble De Labyrintho diretto da Walter Testolin, in programma anche l’incisione discografica per la collana dedicata ai capolavori partenopei ideata dalla Fondazione per l’etichetta Arcana con le copertine a firma di Mimmo Jodice.

“Guardando alle radici e al passato –  sottolinea Mariafederica Castaldo, presidente e direttore artistico della Pietà de’ Turchini – ma con occhi rivolti alla contemporaneità, la stagione si articolerà in 20 appuntamenti fino a giugno 2020. Pagine di Dentice, Gesualdo, Vinci, Alessandro e Domenico Scarlatti, Pergolesi, si alternano a pagine di Vivaldi, Ziani, Bach,  Händel, Beethoven, Neuling, Hummel, Raga Yaman, Marais, Forqueray,  Dowland, Purcell, Lindmark, fino a David Bowie e ai Beatles. Tra nuove produzioni e ospitalità, attraversando luoghi e coinvolgendo ensemble e artisti di respiro internazionale,  si traccerà un ideale arco temporale che spazierà dal repertorio rinascimentale a quello contemporaneo, con l’obiettivo di offrire al pubblico un’alternanza di stimoli ed esplorazioni sonore innovative e originali”.

E’ il caso del debutto a Napoli di “Five with estro”, sabato 9 novembre alla Chiesa di Santa Caterina da Siena, concerto a cinque strumenti dell’Ensemble Armoniosa, che realizza una nuova e originale versione dei 12 Concerti di Antonio Vivaldi che compongono la raccolta dell’”Estro Armonico” op. 3.

Rinnovando la pluriennale collaborazione con l’istituto Cervantes di Napoli, venerdì 15 novembre, ancora alla Chiesa di Santa Caterina da Siena,  il programma accoglie il debutto nel nostro Paese dell’Ensemble L’Apothéose, con il concerto “Al estilo italiano”. L’ensemble spagnolo propone un repertorio che riprende l’uso, in voga alla corte di Madrid nel XVIII secolo, di comporre opere “all’italiana” adattandole alle convenzioni del teatro ispanico.

Tra le tante iniziative in stagione, sono da segnalare la masterclass di canto barocco a cura della grande contralto Sara Mingardo (dal 21 al 23 novembre), la nuova edizione de “Il Suono della Parola” rassegna di letteratura e musica promossa dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, a cura di MiNa vagante (1,8 e 15 dicembre, Fondazione De Felice- Palazzo Donn’Anna), la seconda edizione della rassegna “A più voci” (dal 29 novembre al 14 dicembre – Chiesa dell’ Incoronatella e Chiesa di San Rocco). Nata per divulgare la musica corale e polifonica, propone in rassegna i concerti di Campet Singers, del Coro Giovanile Il Calicanto diretto da Silvana Noschese, dell’ensemble vocale InCanto di Partenope diretto da Davide Troìa, del Coro di Voci bianche di San Rocco e dell’ensemble Le Voci del 48 diretto da Salvatore Murru.

Il “costante e ostinato” impegno rivolto dalla Fondazione Pietà de’ Turchini per la valorizzazione e riscoperta del repertorio di Scuola Napoletana, trova esito nel concerto “Jate sospiri mieje” del contralto Teresa Jervolino (sabato 23 novembre, ore 19 a Palazzo Donn’Anna) e nella produzione dal titolo “Albino e Plautilla”, intermezzo buffo di Leonardo Vinci, drammaturgia di Angela Di Maso con Gaia Petrone (mezzosoprano), Filippo Morace (basso), Bruno Leone (maestro burattinaio) e l’ensemble Talenti Vulcanici diretto da Stefano Demicheli. Debutto assoluto venerdì 13 dicembre ore 20 al Museo Aragona Pignatelli Cortes, nell’ambito del Convegno internazionale : Napoli e Venezia nel Settecento, due capitali dello spettacolo,(12-14 dicembre) che vede la Pietà de’ Turchini affiancata all’Università di Napoli Federico II, Università Ca’ Foscari e Fondazione Giorgio Cini di venezia, Conservatorio San Pietro a Majella, Centro Divino Sospiro di Lisbona.  .

“Doppio gioco”, è un ciclo che si svolgerà tra marzo e maggio con  protagonisti Marco Crosetto al fortepiano e Raffaele La Ragione al mandolino per un omaggio originale a Ludwig van Beethoven  e Mauro Squillante e Ugo Orlandi, suo maestro.

Il programma proseguirà senza sosta fino al prossimo giugno 2020 ospitando i debutti di grandi artisti come nel caso della cantante araba Ghalia Benali, in scena il 21 febbraio con Romina Lischka (viola da gamba) e Vincent Noiret (contrabbasso)e, ancora per la Giornata Europea della Musica Antica, sabato 21 marzo, la Fondazione produce il recital intitolato “Antonio Manna, il basso napolitano” con   Nicola Ciancio (basso) e i Talenti Vulcanici diretti da Stefano Demicheli.

Per la sezione “Contemporaneamente antica”, tra i temi perseguiti dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, ad aprile sarà presentato a Napoli, nella splendida sala grande del Museo Madre, lo spettacolo in coproduzione con il Festival Pergolesi Spontini di Jesi dal titolo “Baroque Reloaded. Cantate de L’Espace-Temp”, ideato da Matthieu Mantanus con la visual artist Sara Caliumi. “lo spettacolo è un vasto affresco musicale e visivo  in cui si crea un dialogo – o un’attesa “spazio temporale”- tra le cantate barocche e un mondo musicale e sonoro elettronico” aggiunge Federica Castaldo.

Tra le ospitalità più autorevoli della stagione, si segnala l’ensemble Vox Luminis diretto da Alain Munier, che sarà protagonista domenica 26 aprile alla Chiesa di Santa Caterina da Siena del concerto “Florilegium Hortense”, prima straordinaria tappa di un percorso dedicato alla rarissima produzione di mottetti ascrivibile al genio di Johann Sebastian Bach.

Chiuderà la stagione, dal 12 al 14 giugno,  la seconda edizione del Festival “A corde spiegate” dedicato alla chitarra, a cura di Edoardo Catemario con ospiti imperdibili.

Info e prenotazioni: tel. 081402395  info@turchini.it  www.turchini.it


Fondazione Pietà de’ Turchini

Estro e Compassione – Stagione 2019_2020

Programma e crediti essenziali

 

Sabato 26 ottobre – Chiesa del Purgatorio ad Arco,  ore 19

Fabrizio Dentice, Lamentationes Hieremiae

Ensemble De Labyrintho
Nadia Caristi, Laura Fabris, Arianna Miceli cantus – Elena Carzaniga, Maria Chiara Gallo altus – Fabio Furnari, Raffaele Giordani tenor – Massimo Altieri, Riccardo Pisani quintus – Guglielmo Buonsanti, Walter Testolin bassus – Dario Carpanese organo. Walter Testolin, direttore

 

Sabato 9 novembre – Chiesa di Santa Caterina da Siena,  ore 19

Five with estro

Ensemble Armoniosa

Francesco Cerrato, violino – Stefano Cerrato, violoncello a 5 corde – Marco Demaria, violoncello di continuo – Michele Barchi, clavicembalo – Daniele Ferretti, organo

 

Venerdì 15 novembre – Chiesa di Santa Caterina da Siena, ore 20

Al estilo italiano. La influencia de la música italiana en la España del siglo XVIII

Ensemble L’Apothéose

Laura Quesada, flauto traverso – Victor Martínez, Roldán Bernabé, violini   – Carla Sanfélix, violoncello

Asís Márquez, clavicembalo

In collaborazione con Istituto Cervantes. Prima Italiana

 

Venerdì 22 novembre – Chiesa di San Rocco a Chiaia

Il cantiere della voce

Sessione aperta masterclass di canto barocco con Sara Mingardo. Al cembalo e pianoforte Francesco Borrelli

 

Sabato 23 novembre – Fondazione Ezio De Felice-Palazzo Donn’Anna, ore 19

“Jate sospiri mieje”. Teresa Jervolino e la sua Napoli

Teresa Jervolino, contralto – Giuliana di Donno, arpa – Leonardo Massa, violoncello e calascione – Peppe Copia, chitarra barocca e battente – Mauro Squillante, calascioni, mandolino, concertazione

Progetto Speciale prodotto dall’Associazione Talenti Vulcanici

Programma musicale a cura di Paologiovanni Maione

 

29 novembre/14 dicembre – Chiesa di Santa Maria Incoronatella alla Pietà dei Turchini

Rassegna Polifonica “A più Voci”

Venerdì 29 novembre, ore 20: Pop Songs con Campet Singers

Sabato 30 novembre, ore 20: Polifonia Inglese con InCanto di Partenope, direttore Davide Troìa

Sabato 7 dicembre, ore 19: In-Cantiamoci con Coro di Voci Bianche di San Rocco e con Le Voci del 48, direttore Salvatore Murru

Sabato 14 dicembre, ore 20: Per cantum ad astra con  Coro Giovanile Il Calicanto, direttore Silvana Noschese

 

Domenica 1, 8 e 15 dicembre – Fondazione Culturale Ezio De Felice- Palazzo Donn’Anna

Il Suono della Parola

a cura di MiNa Vagante di Piera e Alessandra Cusani

Venerdì 13 dicembre – Museo Aragona Pignatelli Cortes, Veranda neoclassica, ore 20

Albino e Plautilla.  Intermezzo buffo di Leonardo Vinci

Angela Di Maso, drammaturgia e note di regia

Gaia Petrone, mezzosoprano – Filippo Morace, basso

Bruno Leone, burattini –  Ensemble Talenti Vulcanici – Stefano Demicheli, clavicembalo e direzione

Consulenza musicologica di Paologiovanni Maione

 

Giovedì 12/ sabato 14 dicembre –  Meeting Internazionale

Napoli e Venezia nel Settecento. Due capitali dello spettacolo

Università Federico II, Museo Duca di Martina-Villa Floridiana, Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella”

 

Venerdì 21 febbraio – Chiesa di Santa Caterina da Siena, ore 20

Call to prayer

Ghalia Benali, canto – Romina Lischka, viola da gamba – Vincent Noiret, contrabbasso

 

Sabato 21 marzo – Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano, ore 19

Antonio Manna, il basso napolitano 

Nicola Ciancio, Basso – Talenti Vulcanici – Stefano Demicheli, cembalo e direzione

Consulenza Musicologica di Paologiovanni Maione

 

Venerdì 27 marzo Chiesa di Santa Caterina da Siena, ore 20

Il Mandolino di Beethoven

Raffaele La Ragione, mandolino – Marco Crosetto, fortepiano

 

Sabato 4 aprile – Museo MADRE, ore 19

Baroque Reloaded – Cantate de l’Espace-Temp

Matthieu Mantanus, concept&music – Sara Caliumi, visual artist

Giulia Bolcato, soprano – Giulio Padoin, violoncello – Rossella Policardo, clavicembalo

Una Coproduzione Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi-Fondazione Pietà de’ Turchini

 

Giovedì 23 aprile – Chiesa di Santa Caterina da Siena, ore 20

Florilegium Hortense

Vox Luminis, direttore Alain Meunier

 

Sabato 9 maggio – Chiesa di Santa Caterina da Siena, ore 19

L’arte del plettro

Ugo Orlandi e Mauro Squillante, mandolini e mandoloni

 

12-13-14 giugno – Chiesa di San Rocco a Chiaia

“A corde spiegate” Festival Internazionale di chitarra – II edizione

Direzione artistica Edoardo Catemario

Venerdì 12:  La chitarra classica

“Il virtuoso diabolico” con Edoardo Catemario, chitarra – Marat Bisengaliyev, violino

Sabato 13: La chitarra folk

“La spagna del duende” con Paco Seco, chitarra flamenca

Domenica 14: La chitarra antica

“Musica da gentilhombre” con Paulino Garcia, chitarra barocca


Biglietti per i singoli concerti

intero  euro 10,00

ridotto*  euro 7,00

* under 30, over 60, soci Fai, Feltrinelli Card, Wine&theCity Card, Artecard, associati Distretto Culturale Siti Reali, soci Wunderkammer

Ingresso gratuito under 14 – over 75
Biglietteria online www.ticketone.it

 

Prevendite
Concerteria, via Schipa 23
MC Revolution, via Palermo 124
o al botteghino mezz’ora prima del concerto


 

I Luoghi

Chiesa di Santa Caterina da Siena Via Santa Caterina da Siena, 38

Chiesa di San Rocco a Chiaia Riviera di Chiaia, 254

Museo Aragona Pignatelli Cortes Riviera di Chiaia, 200

Fondazione Culturale Ezio De Felice- Palazzo Donn’Anna Largo Donn’Anna, 9

Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano Via Toledo, 185

Chiesa di Santa Maria Incoronatella nella Pietà dei Turchini Via Medina, 19

Museo Madre Via Luigi Settembrini, 79


Approfondimenti

Estro e compassione / nelle note di Mariafederica Castaldo

Guardando alle radici e al passato, con occhi rivolti alla contemporaneità, la Stagione 19-20 della Fondazione Pietà de’ Turchini si articolerà in 20 appuntamenti. In un arco temporale da ottobre a giugno, si alternano produzioni, ospitalità internazionali, proponendo pagine dal repertorio sacro e profano, dal rinascimento alla contemporaneità, con l’obiettivo di porre Napoli e i protagonisti della sua cultura musicale in costante dialogo con i grandi compositori della musica occidentale e del bacino del mediterraneo. Pagine di Fabrizio Dentice, Ascanio Mayone, Giovanni Maria Trabaci, Carlo Gesualdo, Leonardo Vinci, Leonardo Leo, Alessandro e Domenico Scarlatti, Nicola Porpora, Nicola Fago, Giovan Battista Pergolesi, Domenico Colla, Raffaele Calace, Gabriele Leone,  si alternano a pagine di Antonio Vivaldi, Marc’Antonio Ziani, Giuseppe Giuliano, Tommaso Motta, Johan Sebastian Bach,  George Frideric Händel, Ludwig van Beethoven, Bartolomeo Bortolazzi, Vincent Neuling, Johann Nepomuk Hummel, Raga Yaman, Marin Marais, Antoine Forqueray,  William Byrd, John Dowland, Henry Purcell, Jan Pieterszoon Sweelinck, Mathieu Mantanus, Thomas Tallis, Eva Ugalde, Susanna Lindmark, Stephen Hatfield,  fino a David Bowie e Beatles. Il concerto inaugurale avrà come protagonista l’ensemble De Labyrintho guidato da Walter Testolin, che riporta alla luce un capolavoro imprescindibile per una rivalutazione della storia musicale napoletana in ambito sacro: Le Lamentationes Hieremiae di Fabrizio Dentice, di cui si realizzerà anche l’incisione discografica per la collana dedicata ai capolavori partenopei concepita dalla Fondazione per l’etichetta Arcana.

Napoli e la grandezza della sua scuola compositiva è insieme a Venezia, oggetto di particolare attenzione artistica e scientifica in questa stagione. Il Convegno Internazionale: Napoli e Venezia nel Settecento. Due capitali dello spettacolo, programmato a dicembre, vede la Fondazione affiancata dall’Università degli Studi Federico II, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, l’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Centro Divino Sospiro di Queluz in Portogallo.

Tra i debutti sulle scene napoletane previsti in stagione si segnalano l’ensemble “Armoniosa”, con la nuova e originale versione dei 12 Concerti di Antonio Vivaldi che compongono la raccolta dell’”Estro Armonico”,  L’Apothéose con un progetto in nome del quale  si rinnova la collaborazione con l’Istituto Cervantes, Vox Luminis di Alain Meunier per un “tutto Bach” ad aprile, Romina Lischka e Ghalia Benali con un programma originalissimo di musica devozionale araba sullo sfondo delle note di Marais e Forqueray.

3 le rassegne tematiche: Il Suono della Parola: incontri sul dialogo della musica con altre arti e forme espressive, alla letteratura al cinema alla poesia, a cura di MiNa Vagante di Piera e Alessandra Cusani, che giunge alla sua V edizione; “A più voci”. La polifonia nel repertorio antico e contemporaneo; “A corde spiegate”, Festival Internazionale dedicato alla chitarra, a cura di Edoardo Catemario, entrambi alla seconda edizione. 2 i progetti speciali: il primo vede il contralto Teresa Iervolino, la cui straordinaria voce ha conquistato negli ultimi anni le più autorevoli scene europee, proporsi in un recital di canzoni napoletane, tra malinconia e rimembranza, gioco e invenzione, autentico e commosso tributo alla sua terra di elezione.  L’altro progetto è frutto della coproduzione con il Festival Pergolesi Spontini di Jesi, dal titolo Baroque Reloaded. Cantate de L’Espace-Temp, ideato da Matthieu Mantanus con la visual artist Sara Caliumi, un affresco musicale e visivo in cui il cortocircuito generato dall’alternarsi delle cantate barocche di Pergolesi e Vivaldi con il mondo musicale e sonoro elettronico di Mantanus, ci portano in una dimensione “contemporaneamente antica”.  I Talenti Vulcanici, ensemble in residenza con la direzione musicale di Stefano Demicheli, sono in cartellone con due nuove produzioni, a dicembre e a marzo, che fanno tesoro della consulenza musicologica prodiga di ispirazioni di Paolo Giovanni Maione. La prima produzione è un intermezzo buffo di Leonardo Vinci, dal titolo Albino e Plautilla, destinato al Silla dittatore, incentrato su una girandola di frizzanti trovate sceniche per la classica coppia di buffi, a suo tempo affidate agli eccellenti Gioacchino Corrado e Santa Marchesini, oggi incarnati da Filippo Morace e Gaia Petrone, con la drammaturgia e regia di Angela Di Maso e i burattini di Bruno Leone.  La seconda produzione propone, un originale recital dedicato al basso napoletano Antonio Manna, che cantò presso la Real Cappella di Napoli (dal 1697), e alla Hofkapelle di Vienna (1700-05) e poi nuovamente a Napoli, come musico di corte dal 1708, cui ridarà voce il talentuosissimo giovane basso napoletano Nicola Ciancio.

Questa XXII edizione della stagione di concerti, frutto di un fecondo e costante confronto di intelligenze e saperi interdisciplinari, concentra nel suo titolo “Estro e Compassione”, il proposito, speriamo riuscito, di coniugare l’invenzione e l’innovazione, il repertorio profano e buffo, con l’amore e la devozione, il repertorio sacro e tradizionale, attraverso la riscoperta e valorizzazione dei protagonisti della storia della musica di ieri e di oggi.

Mariafederica Castaldo

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