Cantieri tra prassi esecutiva e storia
L’ambito della ricerca sulle pratiche di esecuzione in prospettiva storica rappresenta un terreno d’incontro particolarmente fecondo per le traiettorie complementari…
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, INVIANDO UNA MAIL A coordinamento@turchini.it CON INDICAZIONE DI NOMINATIVO, RECAPITO TELEFONICO E MAIL entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 4 giugno.
Canio Fidanza, organista
In collaborazione con il Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli
Il concerto si inserisce quest’anno nella programmazione de “La Campania è Teatro, Danza e Musica”, progetto promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con SCABEC – Società Campana Beni Culturali e Fondazione Campania dei Festival.
PROGRAMMA
“Giovanni De MACQUE – Stile fiammingo e acquisizioni partenopee”
Giovanni DE Macque (1550-1614)
– Da “Ricercate et canzoni francese a 4 voci (1586): Toccata; Capriccio sopra un soggetto; Capriccio sopra tre soggetti; Consonanze stravaganti; Durezze et ligature; Prima Canzone; Seconda Canzone; Prima Gagliarda; Seconda Gagliarda; Capriccio sopra RE FA MI SOL
Il concerto sarà eseguito sull’organo antico Cimino restaurato grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Sicuramente tra i numerosi compositori che fin dal Sec. XV mossero dalla Fiandre per intraprendere una brillante carriera musicale in Italia , Jean de Macque occupa un ruolo di particolare rilevanza all’interno del panorama musicale napoletano. Nel suo composizioni riuscì a fondere lo stile fiammingo con quello napoletano del tempo; oltre ai prestigiosi incarichi in Roma e Napoli, egli si dedicò all’insegnamento. Tra i suoi allievi ritroviamo Giovanni Maria Trabaci ed Ascanio Mayone entrambi organisti nella Chiesa dell’Annunziata e presso la Cappella Reale a Napoli. La musica di Trabaci e Mayone presenta diversi elementi comuni con le opere del De Macque tra cui lo stile severo e il carattere improvvisativo molto ricercato, che in particolar modo si evince nelle Toccate.
Sebbene pubblicata alla fine del 600 con caratteristiche tendenti alla musica settecentesca, l’opera strumentale di Gregorio Strozzi rileva molte analogie con lo stile compositivo del Trabaci e del De Macque.
Canio Fidanza
Diplomato e laureato “ cum laude” in Pianoforte, Clavicembalo, Composizione ed Organo , svolge attività concertistica fin da giovanissimo esibendosi su territorio italiano ed estero in veste sia di solista che in formazioni strumentali e vocali. La sua attenzione e sensibilità verso la musica antica strumentale e vocale lo porterà ad approfondire gli studi presso l’ Istituto Pontificio di Musica Sacra nel Corso specialistico di improvvisazione organistica , e nello studio del Canto Gregoriano acquisendo il Diploma in Canto Gregoriano e Paleografia musicale presso il Conservatorio di Lugano . Premiato in diverse competizioni musicali come interprete e compositore, vincitore di borse di studio in Italia e all’ estero come quella conferita dall’ Accademia Musicale di Riga ( Lettonia) per l’ attività di clavicembalista nell’ Orchestra barocca della stessa accademia, continua ad esercitare il suo impegno in ambito compositivo e di studio e ricerca nel campo della Musica sacra e antica.
Reggio Emilia
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