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Entre chien et loup

Madrigali dal crepuscolo dell'anima

Castello di Baia
21.00 - 22.30
6 €

una produzione della Fondazione Pietà de’ Turchini

Interpreti
Ensemble RossoPorpora
Cristina Fanelli, Canto
Elisabetta Vuocolo, Alto
Massimo Lombardi, Tenore
Giacomo Schiavo Tenore
Walter Testolin basso, Direzione

Musiche di Marenzio, Rore, Gesualdo, Wert, Monteverdi

Partecipazione con abbonamento myfleg card/myfleg special card (prenotazione obbligatoria) o con biglietto ordinario

Maggiori informazioni
Antro 2023. Il colore delle cose


Entre chien et loup

Inter canem et lupum, Tra cane e lupo, Entre chien et loup, è una locuzione antica, che compare già nel Talmud, poi in testi del VII secolo e in seguito soprattutto in area francese, che indica il crepuscolo, quel particolare momento – non è più giorno ma non è ancora notte – in cui non si distinguono più i colori e dove le forme stesse perdono chiarezza, l’ora in cui non si distingue più il cane dal lupo, il domestico dal selvaggio, il bene dal male. I musicisti del tardo Rinascimento, un periodo storico che, come pochi altri, simboleggia questo momento di passaggio, hanno indagato a fondo questo particolare stato d’animo attraverso le loro musiche, e alcuni di essi, immergendosi totalmente nei significati della poesia, hanno dato sostanza a questa inquietudine con una profondità che ha pochi pari nella storia della musica. Proprio per poter aderire a questo stato d’animo, compositori come Cipriano de Rore, Luca Marenzio, Jacques Wert e Carlo Gesualdo diedero vita a un linguaggio musicale, quello che Claudio Monteverdi chiamerà “seconda prattica”, che ricorrendo a un uso crudo e diretto della dissonanza, fu in grado di rendere musicalmente tangibile quello stato d’animo inquieto e disilluso che permeava quel mondo: una società quasi inconsciamente pronta a veder lentamente frantumarsi le proprie certezze e ad aprirsi a un futuro ignoto, magari arricchito da nuove idee e conquiste, ma probabilmente privo di quelle sicurezze consolatorie che avevano reso accettabile la vita fino ad allora. In questi madrigali, opera di cinque tra i più grandi musicisti italiani di sempre, si assiste a una sorta di catarsi omeopatica: musica che cura le ferite che essa stessa ha evocato attraverso la propria bellezza.


RossoPorpora
Formato da giovani e affermati musicisti italiani, RossoPorpora è una delle più originali e interessanti formazioni dedite al repertorio rinascimentale e barocco della scena internazionale. Lo stile fortemente espressivo dell’ensemble è il risultato di un attento studio degli aspetti filologici tanto della musica quanto degli ambienti sociali e culturali dai quali essa scaturisce, con una profonda adesione e una radicale immedesimazione con i testi poetici e con i caratteri delle musiche eseguite.
RossoPorpora partecipa a importanti Festival sia in Italia  che all’estero, tra i quali spiccano le ripetute partecipazioni a Laus Polyphonie – Anversa, Belgio, e Oude Muziek – Utrecht, Olanda.
Ha inciso nel 2013 il ciclo di cantate Membra Jesu nostri di D. Buxtehude, in una registrazione definita paradigmatica dalla critica italiana, i Madrigali & Symfonie, Op.2 di Biagio Marini, premiata con il Disco del Mese dalla Rivista Amadeus.
Nel dicembre 2017 è nata in seno al gruppo l’Orchestra RossoPorpora, che ha debuttato nella Stagione della Società del Quartetto di Vicenza con un programma dedicato ai madrigali concertati di Claudio Monteverdi.
Nel 2018 è stato pubblicato il disco L’amoroso & crudo stile, raccolta di madrigali di Luca Marenzio che ha ottenuto un vastissimo successo di critica e di pubblico. Premiato con le Cinque Stelle dalle riviste Amadeus e Musica, è stato segnalato come Disco del Mese dalla rivista Classic’s Voice, ha ricevuto i 5 Diapason dall’omonima prestigiosa rivista francese ed è stato insignito del Premio della Critica musicale di lingua tedesca come miglior disco vocale dell’anno. Definito dalla rivista on line francese ForumOpera “Una pietra miliare storica, un disco da portare sull’isola deserta”, de L’amoroso & crudo stile la gloriosa rivista inglese Early Music Review ha scritto: “Un disco veramente eccezionale, una registrazione di tale merito musicale e qualità artistica che ci blocca nel nostro cammino”.
Nel 2021 torna al festival Oude Muziek di Utrecht con un programma su Monteverdi, ed è stato protagonista della prima esecuzione in tempi moderni della raccolta Madrigali sopra le Ville di Frascati, pubblicata a Roma nel 1609. Nel 2022 canta per importanti istituzioni e festival italiani, quali l’Unione Musicale di Torino, Trame Sonore a Mantova e l’Harvard Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti a Firenze. Sono previste per il 2023 la pubblicazione discografica del Sesto libro di madrigali di Claudio Monteverdi e la registrazione della raccolta Qual musico gentil dedicata ai madrigali di Giaches de Wert.

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