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Il Suono della Parola – V edizione / 15 dicembre
COMPLESSO DI SANTA MARIA DELLE ANIME DEL PURGATORIO AD ARCO
via dei Tribunali, 39 – Napoli
domenica 15 dicembre / ore 17.00
LA MUSICA DEL MONDO
ALMAR’À. L’Orchestra delle
donne arabe e del Mediterraneo
Il racconto con parole e musica
dell’Orchestra Almar’à. Sette delle
tredici musiciste per la prima volta a Napoli. Una polifonia tutta al femminile, bandiera di libertà contro qualsiasi violenza, estremismo e chiusura.
Sana BEN HAMZA darbuka
Silvia LA ROCCA flauto
Eszter NAGYPAL violoncello
Sade MANGIARACINA piano
Hana HACHANA voce
Kavinya MONTHE NDUMBU voce
Yasemin SANNINO voce
direttore musicale ZIAD TRABELSI
(Orchestra di Piazza Vittorio)
introduce LORENZO PAVOLINI
Il Suono della Parola – V edizione / 15 dicembre
ALMAR’À è la prima orchestra di donne arabe e del Mediterraneo in Italia, formata da musiciste classiche, jazz, cantanti tradizionali e moderne, dalla provenienza più diversa, riunite in una polifonia tutta al femminile. ALMAR’À in arabo vuol dire “donna con dignità” e nasce dall’esigenza di sensibilizzare su un presente che superi gli stereotipi legati al mondo arabo, attraverso un progetto che è al tempo stesso un viaggio in musica e un’occasione per fotografare l’Italia che esiste ma che rimane ancora nascosta nelle singole esperienze, carente di un racconto collettivo e complesso. Le ALMAR’À, attraverso la musica e le parole, diventano così le ambasciatrici di un modo diverso di immaginare il futuro. Sette delle tredici musiciste che compongono l’orchestra si racconteranno e presenteranno alcuni brani. L’occasione coincide con l’uscita del primo singolo intitolato “Rim Almar’à” (tradizionale tunisino, arrangiamento di Ziad Trabelsi, Mario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni), che sarà accompagnato dal videoclip realizzato dal regista Francesco Cabras, grazie al contributo della Fondazione Cultura e Arte.
L’orchestra è nata dalla collaborazione tra Fondazione Fabbrica Europa e Ziad Trabelsi dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha avuto il supporto del MiBACT attraverso MigrArti e il sostegno della Fondazione Pianoterra.
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