Cantieri tra prassi esecutiva e storia
L’ambito della ricerca sulle pratiche di esecuzione in prospettiva storica rappresenta un terreno d’incontro particolarmente fecondo per le traiettorie complementari…
Coro Exultate
Canto 1
Antonella Borrelli
Luigia Gargiulo*
Giovanna Moccia
Paola Pierno
Canto 2
Antonella Ausanio
Rosa Ciaramella
Emerenziana Guido*
Lia Scognamiglio
Alto
Paola Ciranni
Tiziana De Bellis
Davide Troìa*
Marina Vagnoni*
Tenori
Domenico Cardone
Angelo Chianese
Gennaro Di Bonito
Leopoldo Punziano*
Bassi
Gianluca Avolio
Massimo Di Giovanni
João Fatela
Alfonso Oliva*
Schola Gregoriana della Pietà de’ Turchini
Eduardo Campos de Dios, Jesus Ivan Flores Nuñez, Davide Franco, Alejandro Garcia, Edgardo Piña Macias, Antonio Sembiante, Roy Touma, Wiktor Wojcik
maestro Lanfranco Menga
Talenti Vulcanici
Daria Spiridonova, Giuseppe Grieco violini
Pietro Massa viola
Marcello Scandelli violoncello
Giorgio Sanvito contrabbasso
Pierfrancesco Borrelli organo
direttore Stefano Demicheli
consulenza musicologica Paologiovanni Maione
trascrizioni a cura di Enrico Gramigna
Ingresso libero
Maggiori informazioni
segreteria@turchini.it
per il progetto
Soave sia il vento
Così… se fan tutti!
Concerti, formazione, rigenerazione culturale
ideazione artistica Fondazione Pietà de’ Turchini
a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini
e della Venerabile Congregazione dei Servi di Maria
e del Comune di Sorrento
in collaborazione con
I.S. “Francesco Grandi”, Sorrento
Programma
Francesco Durante (1684-1755)
Concerto primo in fa minore per archi e basso continuo
Un poco andante, Allegro, Andante, Amoroso, Allegro
Domenico Sarro (1679-1744)
Missa di Requiem
Antifona ad Introitum Requiem aeternam (gregoriano)
Requiem aeternam dona eis, Domine
Te decet hymnus Desu in Sion
Requiem aeternam dona eis, Domine
Kyrie eleison
Requiem aeternam responsum (gregoriano)
In memoria aeterna
Dies irae (gregoriano)
Giovanni Maria Trabaci (1545-1647)
Ricercare del sesto tono con tre fughe et suoi riverso
da Ricercate, canzone franzese, capricci, canti fermi, gagliarde, partite diverse, toccate, durezze e ligature, consonanze stravaganti et un madrigale passeggiato nel fine. Libro primo, Napoli (1603)
Domenico Sarro (1679-1744)
Missa di Requiem
Domine Jesu Christe (gregoriano)
Domine Jesu Christie
Hostias
Quam olim Abrahae
Sanctus (gregoriano)
Sanctus
Agnus Dei
Lux aeterna (gregoriano)
Requiem aeternam
Libera me Domine (gregoriano)
Libera me Domine
Antifona In Paradisum (gregoriano)
Domenico Sarro (1679-1744) compie la sua formazione presso il Conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana sotto l’attenta guida di Angelo Durante, maestro, tra l’altro, presso, la Cattedrale di Napoli. Come da consuetudine, il giovane musicista si esibisce nelle paranze del proprio conservatorio alle quali affida anche i suoi primi componimenti sacri e profani destinati a far conoscere il proprio talento. E con un dramma sacro, L’opera d’Amore, avviene il suo debutto nel 1702 con la commissione dell’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini. La felice accoglienza della pagina gli valse ben presto l’attenzione del mercato sacro napoletano con la direzione della Cappella del Pio Monte della Misericordia e in quella di San Paolo Maggiore. Nel corso degli anni il musicista sarà arruolato dalle chiese di Santa Maria Maggiore, San Pietro a Majella, Santissimo Rosario di Palazzo, della Congregazione del Santissimo Crocefisso in S. Giovanni Maggiore e del Monastero di San Lorenzo Maggiore. Sue pagine furono commissionate, inoltre, per la Cappella di Sant’Antonio di Padova in San Lorenzo, per le chiese dei Santi Apostoli, San Biagio, San Gregorio Armeno, San Luigi di Palazzo, San Luigi dei padri minimi di San Francesco da Paola, Santa Maria Assunta dei Pignatelli, Santa Maria Porta Cœli, Santi Pietro e Sebastiano, San Rocco a Chiaia, Santa Rosalia a Santa Lucia del Monte, per il Collegio di Sant’Aspreno, per il Monte di Santa Maria degli Infermi di Gesù, per i Monasteri di S. Domenico Soriano, Sant’Agostino Maggiore, S. Maria a Piedigrotta, S. Maria di Costantinopoli, per la congregazione della Morte, per il Sacro Tempio della Scorziata.
Il repertorio sacro sopravvissuto, e sparso in istituzioni europee, è testimone di quella straordinaria duttilità compositiva capace di soddisfare le committenze più disparate, la sua letteratura spazia dal più severo contrappunto allo stile più “moderno” senza disdegnare pagine in cui le due identità si contaminano armoniosamente. Questa prassi è comune a qualsiasi compositore del tempo che effondeva il suo sapere adeguandolo alle circostanze. Attraverso la destinazione di questi materiali è possibile identificare le scelte estetiche e “dottrinali” dei singoli ordini religiosi pervenendo a mappature sonore assai intriganti.
La Missa di Requiem «a 2 Canti, Alto, Tenore, Basso, 2 Violini, Viola di Alto con Organo» che si esegue è custodita presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna e presenta una scrittura di notevole finezza in un procedimento osservato ma ricco di dolenti passaggi che segnano il nuovo sentire in musica. Altri testimoni della pagina sono custoditi in Polonia e nella Repubblica Ceca a testimoniare la diffusione del repertorio di Sarro ma anche l’autorevolezza della fama raggiunta al suo tempo.
Paologiovanni Maione
L’inserimento di brani di Canto Gregoriano nella Missa di Requiem di Domenico Sarro risponde a due criteri funzionali: in alcuni casi, come per l’Introito “Requiem aeternam”, si tratta di una introduzione alla musica del compositore per creare l’atmosfera tipica della Messa dei defunti; in altri casi si tratta invece di una vera e propria integrazione, visto che Sarro non ha composto tutte le parti del Proprium della Messa. In modo particolare manca nella partitura la Sequenza “Dies irae” che è il brano più caratterizzante di questa Liturgia: probabilmente nella mente di Sarro queste parti avrebbero dovuto essere eseguite in Canto Gregoriano, altrimenti non si spiegherebbero alcuni particolari, come nel Responsorio Graduale “Requiem aeternam” in cui viene musicata solo la seconda parte. Il forte contrasto tra la semplicità del Gregoriano e la sontuosità barocca crea certamente una particolare suggestione evocativa, che trova il suo apice nell’Antifona finale “In Paradisum” di struggente dolcezza e malinconia.
Lanfranco Menga
Talenti Vulcanici
L’ensemble Talenti Vulcanici nasce nel 2011 dalla spinta e dall’esperienza maturata nel precedente ventennio dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, pioniera nell’aver introdotto al pubblico napoletano repertori musicali per lo più ignoti o dimenticati, eseguiti da artisti di chiara fama provenienti da tutta Europa. La volontà di indirizzare le proprie energie migliori verso la realizzazione di un progetto volto a formare e promuovere talenti musicali di più giovane generazione, si è affiancata alle tante masterclass vocali e strumentali e al concorso internazionale di canto barocco “Francesco Provenzale” che in 13 edizioni ha incoronato giovani cantanti oggi protagonisti di primo piano del repertorio vocale barocco in tutta Europa. Oltre all’entusiasmo di mettere a disposizione di giovani eccellenze l’esperienza e i contatti per dare forma alle loro aspirazioni, questo progetto ha offerto a chi vi ha preso parte l’opportunità di scoprire l’universo culturale di Napoli, di cercarne le armonie e le incredibili suggestioni tra le pieghe delle sue enormi contraddizioni, di appropriarsi, divenendo ambasciatori, della sua gloriosa e inesauribile storia musicale.
Regolarmente coinvolto a Napoli in occasione delle produzioni della Fondazione Pietà de’ Turchini, esplora nuovi percorsi musicali rileggendo con una tensione contemporanea l’eredità di grandi maestri del passato e riportando alla luce pagine musicali inspiegabilmente dimenticate, abbracciando repertori di Scuola musicale napoletana vocale e strumentale, sacri e profani, dialogando con il teatro e la drammaturgia.
Il compositore Fabio Vacchi, che ha scritto per Talenti Vulcanici un brano inedito dal titolo Partenope l’Eterna, oggetto di una prossima uscita discografica, così ne descrive l’anima e l’operato: ”L’aspetto più straordinario è forse la compresenza di rigore e fantasia, di approfondimento e capacità di comunicare emozioni. Il che li rende pregevoli non solo nel barocco, ma anche nel classico, nel moderno, e nel postmoderno”.
L’ensemble ha richiamato l’interesse di molti festival e istituzioni nazionali e internazionali, ed ha avuto direttore ospite Christophe Rousset. Ha preso parte a numerose rassegne e festival tra cui Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Concerti del Quirinale, l’Accademia Musica Antica Milano, Muse Salentine, Oude Muziek Utrecht, il Festival Barocco Alessandro Stradella, Stockholm Early Music Festival, Napoli Teatro Festival, Ravello Festival, Festival Wunderkammer – il museo delle meraviglie del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Festival Entroterre e Jeansmusic Festival di Matthieu Mantanus. Talenti Vulcanici registra per la prestigiosa etichetta Arcana del gruppo Outhere, in una collana editoriale dedicata a Napoli e al suo patrimonio musicale, impreziosita dalle opere di Mimmo Jodice, considerato uno dei più celebri maestri della fotografia mondiale, e dal 2022 per l’etichetta Turchini Records.
Nel 2019 la giuria della XXXIX edizione del Premio Franco Abbiati ha assegnato al progetto Talenti Vulcanici il premio come “Miglior iniziativa musicale” per “la pionieristica iniziativa ideata da Federica Castaldo con la consulenza musicologica di Paologiovanni Maione e il management di Marco Rossi, a favore della promozione di giovani talenti musicali coinvolti in un percorso in residenza formativa e professionale, con la guida musicale di Stefano Demicheli, la supervisione di tutors specializzati nella prassi esecutiva filologicamente informata”. Dal 2021 le sue produzioni audiovisive trovano diffusione su piattaforme digitali nazionali e internazionali (RaiPlay, Stingray Classica, TotalBaroque), canali TV (Rai 5, Sky Classica HD) e radio (Rai Radio 3).
Stefano Demicheli
Nato a Torino nel 1975 è diplomato in organo e composizione organistica e in clavicembalo. Ha iniziato a studiare clavicembalo all’età di tredici anni sotto la guida di Ottavio Dantone, proseguendo poi presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano dove ha conseguito il diploma dì perfezionamento. Oltre a Ottavio Dantone l’incontro prima con Lars-Ulrik Mortensen e poi con Emilia Fadini è stato decisivo per la sua formazione. Ha collaborato come solista e continuista con numerosi ensemble con strumenti originali fra i quali Accademia Bizantina di Ravenna (Ottavio Dantone), Il Giardino Armonico di Milano (Giovanni Antonini), Freiburger Barockorchester, Concerto Köln, ensemble I Barocchisti di Lugano (Diego Fasolis), ensemble Zefiro di Mantova (Alfredo Bernardini) e tiene regolarmente recital come partener di strumentisti e cantanti. La sua attività concertistica lo porta a esibirsi regolarmente nelle sale da concerto e nei teatri più importanti di tutta Europa all’interno di festival prestigiosi (fra cui Teatro La Scala di Milano, Festival van Vlaanderen di Brugge, Fundacio La Caixa di Barcelona, Auditorio National di Madrid, Oude Muziek di Utrecht, Rheingau Musik Festival, lnternationale Musikfestwochen di Luzern, Musica e Poesia in San Maurizio di Milano, London Festival of Baroque Music). Nell’anno 2000 è stato solista presso il Teatro La Scala di Milano. Ha lavorato al fianco di rinomati solisti per concerti e opere e collaborato al fianco di importanti direttori (Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Corrado Rovaris, Ottavio Dantone, Gottfried van der Goltz, Ivor Bolton, Giovanni Antonini, Paul Goodwin, Renè Jacobs) e molte orchestre. Ha registrato per molte case discografiche e per le principali emittenti radiofoniche e televisive europee. Dal luglio 2000 è fra i docenti del Corso Internazionale di Musica Antica di Urbino (clavicembalo, basso continuo e musica da camera). Per diversi anni è stato l’assistente al cembalo di René Jacobs in molte produzioni operistiche nei teatri più importanti d’Europa (fra cui Deutsche Staatsoper Unter den Linden a Berlino, Thèatre des Champs-Elysèes a Parigi, Thèatre Royal de La Monnaie a Bruxelles). Nel 2005 instaura un’intensa collaborazione personale per un progetto di commistione fra musica ed arte con Philippe Daverio, riscuotendo ovunque clamorosi successi di pubblico e comparendo per la televisione italiana più volte nel corso della trasmissione Passpartout (Rai Tre). È fondatore e direttore di Dolce & Tempesta, ensemble che riunisce alcuni fra i più esperti musicisti italiani specializzati nell’esecuzione della musica antica con strumenti originali. Con Dolce & Tempesta si esibisce in veste di direttore in tutta Europa e registra in esclusiva per l’etichetta belga Fuga Libera, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e critica. Dal 2010 è direttore stabile dell’orchestra barocca Academia 1750 di Barcelona (Spagna), in residenza presso il Festival de Músiques de Torroella de Montgrí.
Coro Exultate
Il Coro Exultate, formatosi con il nome di Exsultate Deo nel 1990 in occasione della venuta del Sommo Pontefice Papa Giovanni Paolo II nella città di Pozzuoli (NA), svolge un’intensa attività concertistica dedicandosi allo studio e all’esecuzione di brani a cappella e con strumenti, appartenenti al repertorio sacro, profano e popolare dal ‘400 ai giorni nostri, attraverso una costante ricerca vocale ed esecutiva. Il suo repertorio ha sempre compreso composizioni di rara esecuzione e opere di autori contemporanei (G. Panariello, G. Russo, G. Vessicchio), con prime esecuzioni assolute in importanti festivals e stagioni concertistiche.
Collabora attivamente col M° Peppe Vessicchio, e da settembre 2013 con la Fondazione “Pietà de’ Turchini” – Centro di Musica antica di Napoli.
Ha vinto diversi premi, tra cui: 1° premio assoluto alla IV Edizione del Concorso Nazionale per Cori Polifonici “Premio Mutterle ‘98” di Battipaglia (SA); 2° premio all’VIII edizione del TIM (Torneo Internazionale di Musica 1998-99); 2° premio (1° premio non assegnato) alla II edizione del Concorso Nazionale “San Bartolomeo” 2002 di Benevento.
Ha partecipato a numerose rassegne, tra cui: VI Rassegna polifonica Aprutina di Teramo; Ascoli Piceno-Festival; VI Rassegna Dauna “Santa Cecilia” di Foggia; I Stagione di Musica Corale del Centro di Musica Antica “Pietà de’ Turchini” di Napoli; IX Rassegna nazionale cori polifonici di Serino (Av); Rassegna “Grande musica in Chiesa” di Roma; Rassegna “Voci nel chiostro” dell’Associazione A. Scarlatti di Napoli; XIII Rassegna Internazionale “Città di Campobasso”; IX Stagione musicale “Itinerari vocali” di Montevarchi-Arezzo; IV Festival Corale “Polyphonia” di Pesaro-Urbino; “TuttInCoro” all’Auditorium D. Scarlatti della RAI di Napoli; XIII Rassegna Polifonica Internazionale “Città di Atri” di Teramo; IX Edizione “Concerti dell’Avvento” di Latina; Rassegna di Canto Popolare “Tanto per cantare” di Roma; Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali di Loreto 2000 e 2009; Vocalizzo italiano di Aquileia-Udine; Festival di Jesi nel III Centenario della nascita di Pergolesi; Notti sacre di Bari; Troisième Printemps Musical International de Saint_Martin de Crau (Francia).
Davide Troìa
Diplomato in Musica corale e Direzione di Coro, Composizione, Pianoforte, Strumentazione per Banda, Canto(ramo cantanti e ramo didattico), sì è perfezionato, in direzione di coro, presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, sotto la guida di N. Balasch, G. Acciai, B. Zanolini, G. Hollerung e G. Graden; si è perfezionato, come controtenore, sotto la guida di C. Cavina, G. Banditelli, C. Ansermet, R. Invernizzi, A. Florio, M. Ercolano, e alla Civica Scuola di Musica di Milano con R. Gini e C. Miatello.
È fondatore e direttore dal 1990 del Coro Polifonico “Exultate” di Napoli.
Ha effettuato trascrizioni e prime esecuzioni di opere corali di scuola napoletana del ‘700, ma anche prime esecuzioni di musica contemporanea, elaborazioni per coro, revisioni di opere corali di diversi autori.
Collabora attivamente, come maestro del coro, col M° Peppe Vessicchio.
Ha collaborato, come controtenore, col M° Roberto De Simone in alcune sue opere (“Quem vidistis pastores”, “Festa di Requiem”, “Dedicato a Giulia Di Caro”) e con i Choral Scholars.
È controtenore e direttore del gruppo vocale InCanto di Partenope.
Ricopre il ruolo di giurato in concorsi di Esecuzione e Composizione Corale.
Svolge un’intensa attività didattica, tenendo frequentemente corsi di Vocalità e Direzione di Coro per varie associazioni corali. Dal 2007 è docente di Direzione di Coro e Composizione Corale presso il Conservatorio “L. Canepa” di Sassari.
Lanfranco Menga
Dopo essersi diplomato in pianoforte, ha completato la sua formazione musicale presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma frequentando i Corsi di Canto Gregoriano, Musicologia, Armonia e Contrappunto con Dom Raffaele Baratta OSB, Giacomo Baroffio, Vieri Tosatti; successivamente ha seguito un corso di perfezionamento pianistico con Sofia Bakman presso il Conservatorio “Rimsky-Korsakov” di San Pietroburgo. Ha anche seguito gli studi classici ed universitari laureandosi in Giurisprudenza con una Tesi di argomento medievale.
Fondamentale nella sua formazione l’incontro con Andrea von Ramm, con la quale ha studiato a Monaco di Baviera il repertorio vocale medievale: in seguito a questa esperienza ha fondato nel 1995 l’Ensemble Oktoechos e nel 2001 la Schola Gregoriana di Venezia: due gruppi vocali che si sono subito imposti all’attenzione del pubblico, della critica e degli studiosi.
Ha inciso per la Pentaphon, la Tactus, la Flippermusic e Aulicus Classics e ha svolto intensa attività concertistica sia come collaboratore di cantanti e strumentisti che come direttore, esibendosi in Italia,Russia,Francia,Danimarca e Spagna; ha inoltre registrato per Rai2 e Rai3.
Ha collaborato con importanti istituzioni culturali tra cui le Università di Roma e Padova, la Fondazione “Guido d’Arezzo”, la Fondazione “Donne in musica”, la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, il Gran Teatro La Fenice di Venezia e viene regolarmente invitato a far parte di giurie in Concorsi nazionali ed internazionali.Ha collaborato anche con la Scuola di Teatro dell’Avogaria di Venezia con un corso sulla vocalità.
Molto apprezzato da compositori contemporanei ha eseguito musiche di Pozzi Escot, Joanna Bruzdowicz, Giampaolo Chiti, Francesco de Masi, Emanuele Pappalardo, che gli hanno dedicato alcune composizioni.
Ha svolto attività didattica nei Conservatori “Santa Cecilia” di Roma e “Benedetto Marcello” di Venezia e presso l’Università degli studi di Padova.
Reggio Emilia
Padova