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Musica tra i principi di Calabria: le sonate a tre di Michelangelo Ierace

Chiesa di San Rocco a Chiaia
17.30 - 19.30
  • Biglietto unico: € 7 €


con il sostegno di Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese

in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Cosenza e il Comune di Polistena (RC)
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Presentazione della pubblicazione

Michelangelo Ierace, Sonate a tre
Ed. critica di Francesca Turano – Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese, 2021

Interverranno
Paologiovanni Maione, Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli
Francesco Paolo Russo, Presidente Istituto di Bibliografia Musicale calabrese
Francesca Turano, Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno
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Interpreti
Lorenzo Colitto violino I
Lucrezia Nappini violino II
Sebastiano Severi violoncello
Chiara Cattani clavicembalo

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BIGLIETTI DISPONIBILI IN PREVENDITA qui entro e non oltre le ore 12.00 del 11 dicembre 2022.

BIGLIETTI DISPONIBILI IN SEDE.

Per prenotarsi inviare una mail a segreteria@turchini.it con indicazione di NOMINATIVO, RECAPITO TELEFONICO E MAIL  entro e non oltre le ore 12.00 del 11 dicembre 2022.

Programma

Michelangelo Ierace
Sonata n.1 in RE maggiore
Senza indicazione di tempo – Fuga – Largo – Allegro

Sonata n.2 in FA maggiore
Allegro – Fuga – Largo – Allegro 

Sonata n.4 in SOL maggiore
Grave – Presto – Adagio – Allegro

Sonata n.9 in mi minore
Largo – Fuga – Allegro – Largo – Allegro

Sonata n.11 in LA maggiore
Largo – Fuga – Canone a tre – Andante – Allegro

Sonata n.18 in SOL maggiore
Allegro – Larghetto – Allegro assai


Musica tra i principi di Calabria: le sonate a tre di Michelangelo Ierace

Note di sala
Il nome di Michelangelo Ierace è rimasto nella storia della musica come quello di un autore la cui predilezione compositiva si è indirizzata quasi esclusivamente al genere strumentale, ed in particolare alla «sonata a tre». L’essersi dedicato in maniera così esclusiva ad un genere considerato ‘minore’ da un persistente pregiudizio storiografico e a una forma – la «trio sonata» – che proprio in quegli anni si avviava al tramonto, potrebbe aver ulteriormente contribuito al suo oblio. Le sonate a tre di Ierace si inseriscono a pieno titolo nell’ampio repertorio di composizioni di questo genere presente a Napoli, e costituiscono una piccola tessera del mosaico ancora in parte da comporre sulla storia della musica strumentale praticata nella capitale partenopea nel Settecento. L’impianto di base di queste composizioni, le più antiche delle quali furono probabilmente scritte per la cappella musicale di Polistena, è quello della tradizionale «sonata a tre» del genere detto «da chiesa», che almeno nei lineamenti esteriori non si discosta dal modello fissato sul finire del secolo precedente da Arcangelo Corelli. Su venti sonate, infatti, sedici si articolano nei quattro movimenti canonici (lento, veloce, lento, veloce) e delle restanti quattro, tre (nn. XIV, XVIII, XX) sono in tre movimenti e una (n. xv) in cinque. La scrittura è in larga misura contrappuntistica confermando quello che è uno dei tratti distintivi del linguaggio sonatistico napoletano. Il rigore dello stile ‘severo’ è però qua e là temperato da più leggiadri stilemi ‘galanti’, che testimoniano come Ierace non fosse sordo alle ragioni della ‘sensibilità’ sempre più forti nella cultura europea del Settecento.

da Michelangelo Ierace, Sonate a tre
Ed. critica di Francesca Turano, Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese, 2021


Lorenzo Colitto
Nato a Roma, studia al Conservatorio di S. Cecilia dove si diploma nel 1990. Nel 1993 si avvicina allo studio della musica antica con strumenti originali. Ha frequentato per quattro anni la Schola Chantorum Basiliensis sotto la guida di Thomas Hengelbrock e Chiara Banchini. Nel 1994 ha partecipato alle tournèe dell’Orchestra Barocca della Comunità Europea. È stato per cinque anni membro di “Europa Galante”, ensemble diretto da Fabio Biondi, con il quale ha effettuato, anche in veste di violino solo e di secondo violino negli ensemble cameristici, registrazioni per Virgin-EMI e concerti in molti paesi del mondo. Dal 1999 al 2002 è stato primo violino dell’ensemble “New York Collegium” con il quale ha partecipato a concerti negli Stati Uniti al fianco di importanti musicisti e che ha diretto per una serie di concerti a New York e Boston. È stato spalla, violino solo e direttore musicale, di gruppi in Italia, Europa, USA e Asia. È stato invitato come direttore/solista dalla City Chamber Orchestra of Hong Kong e dai Solisti di Zagabria. È stato per tre anni concertmaster e direttore musicale ospite dell’ensemble New York Baroque Incoporated. Ha diretto l’ensemble nella prima esecuzione USA dell’oratorio Santa Rosalia di B. Aliotti per la quale ha anche curato l’edizione musicale. Ha tenuto master class in Spagna, Hong Kong, Australia, Francia, Portogallo e Italia. E’ da sette  anni insegnante ai corsi estivi del CIMA a Idanha-a-Velha (Portogallo). È titolare della cattedra di violino barocco al conservatorio di Verona. Ha insegnato violino barocco ai conservatori di Cosenza, Frosinone e L’Aquila. Ha inciso per Harmonia Mundi, Virgin EMI, Opus 111, Tactus, Ambroisie, K617, RCOC, Divox Antiqua, Stradivarius e Bongiovanni e, per la rivista Amadeus. Dirige il suo ensemble, Archipelago, con il quale si è esibito in Italia, Portogallo, Francia, Australia, Hong Kong, Stati Uniti, Slovenia e Giappone. Ha appena finito di registrare le sonate a tre op.5 di G.A.V. Aldrovandini,  già eseguite in prima mondiale in Italia  e Portogallo. Ha un diploma di pizzaiolo professionista conseguito presso l’Associazione Pizzerie Italiane di Roma.

Lucrezia Nappini
si è diplomata con il massimo dei voti in violino sotto la guida dei M° Patrizio Scarponi e Cristiano Rossi al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. In seguito ha ottenuto, con il massimo dei voti, il diploma di II livello in violino barocco con il M° Enrico Gatti al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. Ha seguito un corso di contrappunto e musicologia con il M° Giorgio Pacchioni e frequentato varie masterclass con i M° Amandine Beyer, Olivier Beaumont, Roberto Gini, Enrico Onofri, Susanne Scholz, Andrea Rognoni, Marco Rogliano, Felice Cusano e Priya Mitchell. Nel 2021 ha vinto il 2° premio al Concorso Internazionale di violino barocco “Marco Uccellini”, con presidente di giuria il M° Luca Giardini e nel 2018 ha ricevuto il diploma di finalista al Concorso Internazionale di Musica Antica “Maurizio Pratola”, presidente di giuria il M° Paul O’Dette. Nel 2014 ha lavorato con l’”Orchestra Giovanile Italiana” diretta dai M° John Axelrod, Paul Goodwin e Nicola Paskowski esibendosi in vari Teatri europei con solisti come Francesca Dego e Marco Pierobon. È stata selezionata per progetti come “Residenza Barocca 2019” promosso dal Festival Monteverdi di Cremona in collaborazione con “Accademia Bizantina” e i M° Ottavio Dantone e Alessandro Tampieri, “Stradella Y-Project 2019” con Andrea De Carlo e ensemble Mare Nostrum, “Akademie Versailles 2020” e l’”Orchestra Nazionale Barocca”. Lucrezia si è esibita in varie formazioni orchestrali e cameristiche per vari festivals come “Innsbrucker Festwochen der Alten Musik”, “Festival dei due Mondi”, “Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano”, “Wunderkammer Trieste”, “Grandezze e Meraviglie”, “Festival Stradella”, “Lucca Classica”, “Festival de Saintes – Abbaye aux Dames”, etc., collaborando con artisti come Alexis Kossenko, Marco Beasley, Pierre-Louis Rétat, Amandine Beyer, Luca Montebugnoli, Benoit Dratwiki, Deda Cristina Colonna. Lavora con gruppi come l’Orchestra di San Petronio, Camerata Accademica, Orchestra San Marco, Flores de Mùsica, Jeune Orchestre de l’Abbaye aux Dames, ERT-Emilia Romagna Teatro, Ars Liberalis, ha inciso per Tactus e registrato per la Rai.

Sebastiano Severi
Nato a Cesena nel 1975, ha intrapreso gli studi musicali all’età di sette anni con il Maestro Lionello Godoli, proseguendo poi in Inghilterra con Sharon McKinley. Nel 1995 gli è stato assegnato il Primo Premio al Concorso “Dino Caravita”. Nel 1997 ha conseguito il Diploma di Violoncellista alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, diventandone Accademico, e nel 1998 si è diplomato sotto la guida del Maestro Rocco Filippini presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è poi perfezionato con M. Brunello, R. Filippini, M. Scano, e per la musica da camera con PierNarciso Masi, Krista Butzberger e con il Trio di Milano. Nel 2013 ha conseguito il Diploma di II livello in Violoncello Barocco col massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore, sotto la guida di Mauro Valli. Si esibisce in numerosi complessi da camera con particolare attenzione alla musica barocca e del Novecento, con i quali ha preso parte ad importanti Festival come “Festival Angelica” di Bologna, “Festival Nuova Consonanza” di Roma, Forum Neues Musiktheater di Stoccarda, Festival MITO, Biennale Musica di Venezia. Dal 2007 è membro dell’Ensemble di musica contemporanea Fontana Mix di Bologna. Col violoncello barocco collabora principalmente con Diego Fasolis e i Barocchisti di Lugano, Carlo Ipata e gli Auser Musici di Pisa, Federico Ferri e l’Accademia degli Astrusi di Bologna, Enrico Casazza e La Magnifica Comunità, registrando per le etichette Glossa, Sony, Decca con artisti come Cecilia Bartoli, Sara Mingardo, Philippe Jaroussky. Attualmente è primo violoncello dell’Orchestra “Bruno Maderna” di Forlì e della Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro.  Dal 2013 al 2016 ha insegnato violoncello presso il Liceo Musicale Statale di Forlì. Attualmente insegna violoncello barocco al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena con contratto professionale, dal febbraio 2021 è docente di violoncello presso il Conservatorio E.Duni di Matera, e collabora alla crescita dei piccoli violoncellisti dell’Istituto Musicale Corelli di Cesena. Suona un violoncello di autore anonimo italiano della prima metà del XVIII secolo e un Custode Marcucci del 1897.

Chiara Cattani
Diplomata con lode in pianoforte, clavicembalo (menzione d’onore), direzione di coro e composizione, musica da camera e fortepiano, ha infine ottenuto il Diploma di PostGraduate presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. E’ stata allieva per il pianoforte di Denis Zardi, Pier Narciso Masi e Konstantin Bogino, per il clavicembalo di Silvia Rambaldi, Luigi Ferdinando Tagliavini e Florian Birsak e per il fortepiano di Stefano Fiuzzi. Premiata in svariati concorsi internazionali, svolge un’intensa attività concertistica che la vede interprete di concerti come solista o continuista al cembalo e al fortepiano e in formazioni da camera, nelle principali città italiane e all’estero, in Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Svizzera, Albania, Macedonia, Montenegro, Spagna, Israele, Palestina e Giappone. Di particolare importanza è l’attività artistica che svolge in duo con il violinista Roberto Noferini dal 2009. Tra le incisioni discografiche spiccano l’integrale della produzione solistica e cameristica di G. Sarti e le Sonate per violino e basso continuo di G.B. Somis per “Tactus” e le Sonate per violino e clavicembalo concertante di J.S. Bach per “Movimento Classical”. Di rilievo, inoltre, un doppio CD edito da “Concerto Classics” dedicato a J.A. Hasse, contenente tutta la produzione clavicembalistica italiana, che ha ottenuto importanti riconoscimenti dalla critica. È docente di Clavicembalo e tastiere storiche al Conservatorio di Cosenza nonchè al Conservatorio di Bologna e accompagnatrice dei dipartimenti barocchi dei Conservatori di Bolzano e di Lecce. È maestro al cembalo e concertatrice di svariati ensemble su strumenti antichi e svolge regolare attività di Maestro Collaboratore e assistente alla direzione. È direttrice artistica del Corso di Perfezionamento musicale estivo  ‘Marco Allegri’ di Faenza. 

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