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Ogni cosa a suo tempo

Auditorium IS – Liceo artistico – Liceo musicale “Francesco Grandi”, Sorrento
10.00 - 11.00
Gratuito

Ingresso su prenotazione

Info e prenotazioni
www.turchini.it | segreteria@turchini.it

Drammaturgia, testo, regia Marco Amistadi, Federico Bagnasco

Interpreti, Polistrumentisti Marco Amistadi, Federico Bagnasco

Musiche originali Federico Bagnasco

Progetto audio Marco Amistadi

una produzione Tecnologia Filosofica, Mithos

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Concerto nell’ambito di

Soave sia il vento

Così… se fan tutti

Concerti – formazione – rigenerazione culturale

progetto a cura della

Fondazione Pietà de’ Turchini

e dellai

Venerabile Congregazione dei Servi di Maria

con il patrocinio di

Comune di Sorrento

in collaborazione con

Liceo artistico – Liceo musicale “F. Grandi”, Sorrento

coordinamento organizzativo

Associazione Talenti Vulcanici


Ogni cosa a suo tempo

Un’orchestra sinfonica, un piccolo ensemble di musicisti, o anche solo un duo che suona insieme, rappresenta un raro caso di ottima uniformità di intenti, di piccola comunità protesa a seguire leggi e regole accettate di comune accordo senza obiezioni, uno scambio di gesti coordinati fra loro e una inconsueta capacità di comunicare, di mandare e ricevere segnali in frazioni di secondo. Non a caso la parola armonia, un termine fortemente legato alla musica e alla relazione fra i suoni, nel linguaggio comune è usato lodevolmente per indicare una concordia di sentimenti e opinioni.
Ma come vanno insieme i musicisti? Come fanno a creare questa apparente simbiosi che li unisce in uno stesso balletto di gesti che ben si incastrano? In altre parole: come fanno i musicisti ad andare allo stesso tempo?
Dietro questa semplice domanda si nasconde il segreto che ogni musicista conserva con cura e condivide con i compagni di viaggio: la pulsazione. Come il battito di un cuore che scandisce il tempo e ci rassicura.
Federico e Marco, contrabbasso e oboe, entusiasti dall’idea di suonare assieme, scoprono questo segreto nel corso dello spettacolo, scontrandosi con la difficoltà di non riuscire ad andare allo stesso tempo.
E la storia di Federico e Marco si intreccia con la storia di Winkel e di Mälzel, entrambi creatori del metronomo, strumento capace di rendere palese la pulsazione. Una storia di rivalità fra due eccentrici inventori di automi e macchine straordinarie, una storica battaglia legale su chi per primo è riuscito a imprigionare il tempo.
Tanti spunti, quelli elencati sopra, utili a costruire una drammaturgia impregnata dei dibattiti che nella storia si sono aperti su quanto sia importante, o al contrario addirittura rovinoso, affidarsi al metronomo. Avere un tempo precisamente scandito significa negare libertà all’espressione? Beethoven e Brahms avevano due risposte completamente divergenti per questa domanda. Dal dj che si affida ad una perpetua e costante ripetizione della pulsazione ai canti mistici monacali privi di ogni tactus regolare, dalla marcia militare legata al ritmo fisso di un passo comune fino al metro poetico flessibile come il sentimento che rappresenta, ogni dinamica del suonare in sincronia diventa possibile ispirazione per una riflessione semplice, leggera e scanzonata, a tratti poetica, ma sempre coinvolgente.
Federico e Marco, alla scoperta della pulsazione condivisa, si fanno domande sul tempo, su come viene diversamente percepito, sulle diverse prospettive della ciclicità o della non ciclicità; giocheranno con gli incastri di diverse pulsazioni creando un mondo di nuovi intrecci sonori, coinvolgendo attivamente il pubblico infantile nell’individuare soluzioni ai problemi che si porranno.
“Ogni cosa a suo tempo” è una storia divertente, uno spettacolo tra la drammaturgia teatrale e musicale, un concerto scenico, una performance di due strumentisti abituati a mettersi in gioco con il teatro di prosa, due artisti sonori che travalicano abitualmente i confini tra i generi musicali, una narrazione che con linguaggio semplice e allegro vuole affrontare temi complessi. Una storia fatta di dubbi e incomprensioni volte alla ricerca di un suono condiviso, del fare musica insieme, dell’entrare in sintonia nell’ascolto reciproco, al battito di uno stesso cuore.


Federico Bagnasco
Federico Bagnasco (Genova 1979), contrabbassista, docente, compositore e arrangiatore, occasionale polistrumentista di strumenti ad arco e a pizzico, è da anni attivo come musicista che attraversa i generi musicali e i differenti contesti della cultura e dello spettacolo, dai più tradizionali ai più sperimentali. Si diploma presso il Conservatorio Nicolò Paganini di Genova, sotto la guida di Franco Pianigiani (diploma vecchio ordinamento nel 2003 e diploma di II livello nel 2009), con il massimo dei voti e la lode. Segue corsi perfezionamento annuali con importanti solisti e didatti di questo strumento, prime parti presso prestigiose orchestre italiane e straniere (in particolare con Giuseppe Ettorre, dal 2010 al 2014, e Francesco Siragusa, nel 2004, prime parti presso il Teatro alla Scala), oltre a diverse masterclass e seminari con importanti contrabbassisti (da Klauss Stoll a Stefano Scodanibbio), anche in ambito più prettamente jazzistico (con Furio Di Castri, Buster Williams, Pietro Leveratto). Nel 2005 studia inoltre con Ezio Bosso approfondendo l’interpretazione del repertorio contrabbassistico e la sonorizzazione filmica. Dal 2000 circa si interessa di prassi esecutiva barocca, suonando violoni di varia natura e con diverse accordature, frequentando anche il Corso di Formazione sulla prassi esecutiva della musica barocca presso il dipartimento di musica antica di Verona, nel 2001, e successivamente attraverso corsi e masterclass. Approfondisce inoltre in lezioni private, o da autodidatta, o tramite occasionali seminari anche la chitarra classica, la chitarra elettrica, il basso elettrico, la viola da gamba, la composizione e l’improvvisazione. Nel 2015 consegue l’abilitazione all’insegnamento in Musica presso il Conservatorio Verdi di Torino (tramite TFA) con il massimo dei voti. Nel 2011 è terzo classificato (ex aequo) al Concorso Internazionale di Contrabbasso “Italo Caimmi-Guido Gallignani” di Bertinoro, II edizione. Nel 2016 risulta vincitore per il concorso nazionale docenti per la cattedra di contrabbasso. Ha collaborato, e occasionalmente collabora, con orchestre sinfoniche, o enti teatrali, sia in veste di prima parte, prevalentemente in organici a parti reali (Les Musiciens du Prince, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Milano Classica, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra Filarmonica Genovese, Orchestra Sinfonica di Savona, Orchestra Classica di Alessandria), sia come contrabbasso di fila (Cameristi della Scala, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova). Dal 2009 collabora come primo contrabbasso con l’orchestra da camera Milano Classica, con la quale si è esibito anche in veste di solista. In piccoli organici orchestrali o cameristici ha avuto modo di accompagnare, fra gli altri, come solisti o direttori: Christophe Coin, Paolo Fresu, Bruno Canino, Antonio Ballista, Carlo Boccadoro, Moni Ovadia, Pavel Vernikov, Gabriele Cassone, Toni Florio, Enrico Onofri, Vittorio Ghielmi, Avi Avital.
Come “violonista” collabora con diversi ensemble di musica antica, più frequentemente (tra questi Il Canto di Orfeo, Collegium Pro Musica, Accademia del Ricercare, Accademia d’Arcadia, Il Concento), o più occasionalmente (Modo Antiquo, La Magnifica Comunità, Il Falcone, Odhecaton, la Verdi Barocca, Tripla Concordia, Accademia Ottoboni, Theresia Youth Orchestra, Aglaia Ensemble, Ensemble Archicembalo, Il Conserto Vago, Orchestra Fantazyas, Alessandro Stradella Consort, Ensemble Baroque de Nice, Ensemble Voxonus, Il Collegio Italiano, Ensemble Eufonè, L’Aura Soave, Accademia Stefano Tempia, Madrigalisti Ambrosiani, William Bird Ensemble, Gli Invaghiti, Camerata Mistà, La Stagione Armonica, Ars Cantica, Coro da camera di Torino) partecipando a numerose e importanti rassegne in Italia e all’estero, di musica da camera e di musica corale (tra queste Internationale Meisterkonzerte di Dachau, MiTo Settembre Musica, Salle Gaveau di Parigi, Konzerthaus di Berlino, Felicjia Blumental International Music Festival di Tel Aviv, I concerti di RadioTre, GOG di Genova, Festival de Mùsica de Canarias, Festival Ljubljana, Festival Monteverdi di Cremona, Poesia e Musica a San Maurizio, Festival International de Musique Sion Valais, Festival delle Nazioni, Festival de Musique Baroque de Lyon. Fondation Royaumont, Concert Hall di Tokyo), e suonando al fianco di musicisti come Monica Huggett, Emma Kirkby, Simone Kermes, Amandine Beyer, Bob Van Asperen, Lorenz Duftschmid, Sigiswald Kujken, Catherin King, Dan Laurin, Chiara Banchini, Federico Guglielmo, Omar Zoboli. Dal 2013 fa parte dell’Eutopia Ensemble, dedito alla musica contemporanea e del ‘900. Si è inoltre esibito in recital a contrabbasso solo o con live electronics (in collaborazione con Alessandro Paolini e Emilio Pozzolini) in rassegne di musica contemporanea, eseguendo anche prime esecuzioni di diversi brani a strumento solo, a lui dedicati. Dal 2015 collabora con l’artista visivo Stefano Giorgi in concerti/performance, esplorando la relazione tra musica e immagine in movimento. Attivo inoltre sul fronte teatrale, ha fatto parte fin dalla fondazione del gruppo comico-teatrale Quellilì (divenuti noti al grande pubblico come i “Valleluja” di Grazie Signore Grazie), girando per l’Italia e partecipando a qualche trasmissione televisiva, in Italia e in Svizzera; collabora tuttora con Alessandro Bergallo, con il quale scrisse lo spettacolo “Crisi d’Identikit” (2005/06). Più volte è stato coinvolto in collaborazioni musicali (consulenze, arrangiamenti, registrazioni…) per il teatro di prosa, per spettacoli per bambini, per reading poetici, o in performance teatral-musicali vere e proprie, come attore-musicista, collaborando anche con il Festival Internazionale di Poesia di Genova, con il Teatro Stabile di Genova, il Teatro della Tosse di Genova, il Teatro dell’Archivolto di Genova.
Una parte consistente della sua attività concertistica è legata al mondo della canzone d’autore, in particolare nella collaborazione con Max Manfredi e con Franco Boggero; ha lavorato inoltre per un paio d’anni circa (2004-06) con Vittorio De Scalzi, e ha partecipato a un disco di Bruno Lauzi (2004); si aggiungono a questo breve elenco di cantautori le collaborazioni con Fabrizio Casalino, Federico Sirianni, Cristiano Angelini, Claudio Roncone, e Claudia Pastorino. Occasionalmente si è occupato anche di musica medioevale (suonando viella, lira ad arco, liuti e percussioni) e rinascimentale (occasionalmente anche come violista da gamba), di jazz, di tango, di libera improvvisazione, di musiche per il cinema o per la tv, di rock, di musica etnica e di musica popolare di tradizione.
Oltre agli artisti già citati, ha collaborato anche con Ares Tavolazzi (in duo di contrabbassi), il Quartetto d’Archi di Torino, Ezio Bosso and the Buxusconsort, Pivio e Aldo De Scalzi, il Massimiliano Damerini Ensemble, I Solisti di Milano Classica, Michele Fedrigotti (in duo contrabbasso e pianoforte), Rhapsodjia Trio, Eyal Lerner, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, Davide Merlino, il collettivo Floating Forest, Wisam Gibran, Yuval Avital, Guo Yue, Filippo Gambetta, Edmondo Romano, Gilbert Imperial, Obliquido, Jamal Ouassini, Ars Antiqua, ensemble Hyperion, Rondò Veneziano, Affinis Consort, orchestra di fiati Fiatinsieme.
Come compositore e arrangiatore, oltre che per i propri progetti più personali, ha lavorato per il teatro di prosa, per sonorizzazioni di mostre e audiovisivi, e in diverse produzioni discografiche di cantautori. Sue musiche sono state trasmesse su Rai RadioTre. Inoltre alcune sue composizioni e suoi personali riadattamenti di musiche antiche sono state eseguite dall’Orchestra di Milano Classica e dall’Eutopia ensemble.
Compie attività di ricerca musicologica sulla storia del contrabbasso; nel 2012 pubblica “KontraBach. Percorso storico musicale di un binomio possibile. Note intorno al rapporto tra il contrabbasso e la musica di J. S. Bach” (Armelin Musica-Padova), con presentazioni di G. Ettorre, F. Guglielmo, R. Mellace.
Ha al suo attivo una cinquantina di registrazioni discografiche (per importanti etichette quali Sony Classical, Amadeus, CPO, Stradivarius, Avie, Brilliant classics, Ricercar, Felmay, Ala bianca, Tactus, Bongiovanni…). Nel 2009 pubblica per la rivista SuonoSonda una propria versione per contrabbasso di Solo (1966) di K. Stockhausen. Nel 2014 pubblica “Le Trame del Legno” (ripubblicato per NBB Records nel 2019), composizioni originali per contrabbasso e manipolazione elettronica, con ottimo successo di critica. Nel 2017 produce l’audiolibro Trita Provincia di Max Manfredi, letto dall’autore, curandone le musiche di scena.
È direttore artistico del festival estivo valdostano Combin en Musique.
Dal 2010 al 2014 è stato docente di contrabbasso presso il liceo musicale “Cairoli” di Pavia, dal 2014 è docente di contrabbasso presso il liceo musicale “Cavour” di Torino.


Marco Amistadi
Marco Amistadi si è diplomato in oboe e corno inglese (1996), composizione (2005), didattica della musica (2006), musica elettronica (2017), presso il conservatorio G.Verdi di Torino e ha studiato direzione d’orchestra con Emilio Pomarico presso la Scuola Civica di Milano (ora Politecnico delle Arti). Svolge intensa attività didattica e ha insegnato materie musicali in tutti gli ordini di scuola, dalla scuola dell’infanzia all’educazione superiore. Dal 2007 al 2009 ha partecipato come formatore e preparatore di cori al progetto “DIDEROT- Coro anch’io” della fondazione CRT. Dal 2007 al 2012 è stato docente del progetto internazionale MUS-E (Musique Europe), nato nel 1993 dal lavoro di Lord Yehudi Menuhin e del direttore del Conservatorio di Berna Werner Schmitt, per l’educazione attraverso l’arte nelle scuole. Nel 2010 ha partecipato come docente allo Stage Internazionale di Commedia dell’Arte del progetto “Gli Scavalcamontagne” della Fondazione Teatro Piemonte Europa / Théatre La Passerelle sostenuto dalla Comunità Europea. Dal 2013 è docente di oboe e musica d’assieme per fiati presso il Liceo Musicale Cavour di Torino. Nel 2018 ha condotto, assieme ai colleghi del collettivo CoMET, un workshop presso la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino. Ha studiato recitazione presso la scuola Sergio Tofano (Torino) e ha approfondito la commedia dell’arte con Eugenio Allegri, con il quale ha collaborato per diversi anni. Ha lavorato in numerose produzioni come attore, direttore d’orchestra, compositore, esecutore, regista, tecnico. Dal 2010 produce propri spettacoli musicali in collaborazione con importanti realtà concertistiche e teatrali; diverse di queste produzioni sono rivolte a ragazzi, bambini e scuole. Si occupa di musica elettronica e arte interattiva. È membro dei collettivi CoMET (Collettivo di Musica Elettroacustica di Torino) e Tecnologia Filosofica (sostenuto da Regione Piemonte, T.A.P. – Torino Arti Performative e Piemonte dal Vivo). Dal 2014 produce lavori multimediali che uniscono tecnologia audio-video, musica elettronica e acustica, composizioni originali, teatro e danza. In quest’ambito, ha avuto commissioni da realtà come MITO Settembremusica, Unione Muiscale Onlus, Rivoli Musica, e ha collaborato con istituzioni quali Fondazione TRG (Casa Teatro Ragazzi), ERT Friuli Venezia Giulia, LongLake Festival Lugano, Piemonte dal Vivo.

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