OPENING Re. Crea. Residenza Creativa
Cos’è Re. Crea. Re. Crea. è l’acronimo che riassume il progetto ideato e realizzato dalla Fondazione Pietà de’ Turchini: una…
Francesco Pareti, fortepiano
Giuseppe Guida, violino
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Concerto nell’ambito di
Soave sia il vento
Così… se fan tutti
Concerti – formazione – rigenerazione culturale
progetto a cura della
Fondazione Pietà de’ Turchini
e della
Venerabile Congregazione dei Servi di Maria
con il patrocinio del
Comune di Sorrento
in partenariato con
Rotary Club Sorrento
in collaborazione con
I.S. “F. Grandi”, Sorrento
coordinamento organizzativo
Associazione Talenti Vulcanici
Programma
GIOVANNI PAISIELLO: LE SONATE PER FORTEPIANO E VIOLINO
DEI MANOSCRITTI DI NAPOLI (LIBRO I)
Sonata in Do maggiore (Preludio; Rondò-Andante) R. 8.14. 01/02
Sonata in Sol maggiore (Preludio; Rondò-Andante) R. 8.14. 03/04
Sonata in Fa maggiore (Preludio; Rondò-Larghetto) R. 8.14. 05/06
Sonata in Si ♭ maggiore (Preludio; Rondò-Andante con moto) R. 8.14. 07/08
Sonata in Mi ♭bemolle maggiore (Preludio; Rondò-Andante) R. 8.14. 09/10
Sonata in Re maggiore (Preludio; Rondò-Andante sostenuto) R. 8.14. 11/12
Sinfonia in Mi ♭ bemolle maggiore (Allegro)1 R. 8.14. 13
Sonata in Do maggiore (Rondò-Andantino) R. 8.14. 15
Sonata in Sol maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14. 14
Sonata in Re maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14. 16
Sonata in Sol maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14. 17
Sonata in Do maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14. 18
Sonata in Fa maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14 19
Coro in Sol maggiore (Sostenuto)2 R. 8.14. 20
Sonata in Do maggiore (Rondò-Andante) R. 8.14 21
Le composizioni per tastiera di Paisiello, che contemplano quasi sempre possibilità di essere eseguite con un accompagnamento opzionale di violino, ci sono pervenute in gran parte in copie manoscritte, soltanto alcune di esse vennero stampate. Quella che si propone all’ascolto in questa occasione, è l’esecuzione integrale dei brani presenti nel manoscritto 6771, custodito in quel monumento della storia della musica occidentale, rappresentato dalla biblioteca del Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella. Tra i brani in scaletta è molto probabile che ve ne siano alcuni tra quelli eseguiti da Mozart e Clementi durante la celebre sfida avvenuta a Vienna alla corte dell’imperatore Giuseppe secondo.
I 21 dei 43 brani che saranno eseguiti in questa occasione, costituiscono il corpus delle composizioni destinate da Giovanni Paisiello per lo strumento a tastiera a tutt’oggi conosciute, così come identificate nel catalogo redatto dal musicologo inglese Michael F. Robinson; si tratta di brani composti dal musicista tarantino prima dell’aprile 1783, durante il suo lungo soggiorno a San Pietroburgo al servizio della Zarina Caterina seconda, a beneficio della sua allieva, la Granduchessa di tutte le Russie Maria Fjòdorovna, consorte dell’erede al trono.
Robinson presume che la Granduchessa dovesse essere già in possesso di alcuni di questi brani prima di partire per il suo grand tour europeo dal settembre 1781 al dicembre 1782, e che la vide spettatrice proprio a Vienna del celebre duello alle tastiere tra Mozart e Clementi avvenuto appunto alla corte dell’Imperatore asburgico il 24 dicembre 1781. E’ lo stesso Mozart a raccontarci, in una lettera indirizzata al padre e datata 16 gennaio 1782, che durante la contesa fu la stessa Granduchessa a sottoporre ad entrambi i musicisti dei brani di Paisiello su cui cimentarsi: “La Granduchessa ha presentato delle sonate di Paisiello, copiate di sua mano e pressoché illeggibili, delle quali io dovetti suonare gli Allegro e Clementi gli Andante e i Rondò. Abbiamo poi scelto un tema da quelli e lo abbiamo sviluppato su due pianoforti”.
Apprendiamo inoltre da una lettera inviata all’abate Galiani, che la raccolta completa di tali composizioni per tastiera fu offerta da Paisiello in dono nel 1783, alla prima figlia del Re di Napoli Ferdinando IV, la principessa Maria Teresa, probabilmente anche al fine di propiziare il suo ritorno al servizio dei monarchi napoletani, dopo il soggiorno in Russia, che si concluse appunto l’anno dopo, nel 1784. A partire dal 2022 ho intrapreso con la Fondazione Pietà de’ Turchini questo importante viaggio tra i manoscritti di Paisiello per riportarli all’evidenza degli appassionati ma soprattutto di chi ancora non conosce la stupefacente qualità compositiva del maestro napoletano.
Francesco Pareti
Francesco Pareti, musicista napoletano, ha brillantemente conseguito presso il Conservatorio di Napoli i diplomi di pianoforte, musica corale e direzione di coro, clavicembalo, e presso il Conservatorio di Perugia il diploma accademico di secondo livello in pianoforte storico. Per diversi anni si è perfezionato ed ha ampliato la conoscenza del repertorio sotto la guida del M° Alexander Hintchev ed ha intrapreso una intensa attività concertistica svolta sia da solista che in varie formazioni cameristiche, in numerose città italiane ed estere.
Vincitore per due anni di seguito (1986 e 1987) dei concorsi banditi dal Teatro S. Carlo di Napoli per il ruolo di aiuto Maestro del Coro, ha collaborato per tredici anni con tale prestigiosa Istituzione lirico-concertistica, coadiuvando nella conduzione del complesso corale i maestri Giacomo Maggiore, Jose Luis Basso, Andrea Giorgi, svolgendo occasionalmente compiti di maestro sostituto di sala e di palcoscenico, giungendo nel 1999 a ricoprire la carica di Direttore del coro e collaborando in tal veste con maestri quali Jonathan Darlington, Gabriele Ferro, Bruno Aprea, Dmitrij Kitaenko e Lorin Maazel. Quale Maestro del Coro ha successivamente collaborato con l’Associazione A.N.C.E.M. (Napoli) per l’esecuzione di oratori e di opere nell’ambito delle stagioni liriche estive svoltesi nelle ville vesuviane di Ercolano (2006-2008), con il Coro Lirico di Lecce per le stagioni liriche tenutesi presso il Teatro Politeama Greco di Lecce (dal 2008 al 2012), e con il Pompei Opera Festival diretto da Alberto Veronesi nel 2015.
L’interesse per lo studio approfondito delle prassi esecutive lo ha indotto a sperimentare anche l’uso di vari tipi di pianoforti premoderni, ed a frequentare master class tenute da celebri musicisti, unanimemente riconosciuti quali indiscusse autorità in tale campo, quali Malcolm Bilson, Alexei Lubimov, Bart van Oort. Per Malcolm Bilson ha realizzato una versione con sottotitoli in italiano del DVD Knowing the score (Cornell University Press). Inoltre è autore di una traduzione italiana dell’importante trattato Performance Practices in Classic Piano Music, della musicologa statunitense Sandra P. Rosenblum, pubblicato col titolo Prassi esecutive della musica pianistica dell’epoca classica (LIM, 2014). Un suo saggio sulla storia della letteratura pianistica è stato recentemente pubblicato nel manuale Il Pianoforte (EDT, 2018).
Ha al suo attivo una pluridecennale attività didattica, svolta nei conservatori di Lecce, Matera, Potenza, Benevento, Avellino. Attualmente insegna pianoforte presso il Conservatorio di Napoli.
Giuseppe Guida
Giuseppe Guida ha studiato e si è diplomato in violino al Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli, seguendo parallelamente gli studi classici e laureandosi in Filosofia. Si è poi perfezionato con Carlo Chiarappa presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Nel 1997 ha partecipato, come vincitore di borsa di studio, ai corsi tenuti dai componenti del Quartetto “Amadeus” presso la “Royal Academy of Music” di Londra, prendendo parte ai concerti. Ha collaborato con l’Orchestra “Scarlatti” della RAI di Napoli e con diverse formazioni orchestrali, anche in qualità di primo violino.
Si dedica alla prassi esecutiva barocca e all’esecuzione su strumenti d’epoca, avendo studiato violino barocco con Enrico Gatti. Ha collaborato con gruppi specializzati nell’interpretazione filologica della musica antica, tra cui
“Accademia Bizantina”, “Collegium Pro Musica”, “Cappella Neapolitana”, “Ensemble Barocco di Napoli”, “Orchestra Barocca dell’Associazione Scarlatti”. Ha fondato e dirige l’ensemble barocco “Labirinto”, con il quale ha suonato, tra l’altro, per l’Associazione “A.Scarlatti” e per il Centro di Musica Antica “Pietà dei Turchini” di Napoli. E’ docente di violino presso il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli.
Reggio Emilia
Padova