OPENING Re. Crea. Residenza Creativa
Cos’è Re. Crea. Re. Crea. è l’acronimo che riassume il progetto ideato e realizzato dalla Fondazione Pietà de’ Turchini: una…
una produzione Fondazione Entroterre e Fondazione Pietà de’ Turchini
Martina Ricciardi danza
Eva-Maria Rusche clavicembalo e organo
Angela Ambrosini nyckelharpa soprano
Marco Ambrosini nyckelharpa contralto
Maggiori informazioni
Programma
Alessandro Scarlatti (1685-1757)
Partite sopra l’aria della Folia
frammenti da Primo e Secondo Libro di Toccate per Cembalo del Sig. Cavagliere Alessandro Scarlatti (Napoli, 1723)
Michel Farinel (1649 —1726)
Faronell’s Division on a Ground
da The Divison Violin, London 1685
Antonio Vivaldi (1678-1741)
frammenti da Trio Sonata in re minore, RV 63 “La Follia”
Arcangelo Corelli (1653-1713)
frammenti da Sonata in re minore, Op.5 No.12 “La Follia”
Andrea Falconieri (1585-1656)
La Suave Melodia
da IL PRIMO LIBRO DI CANZONE, SINFONIE, FANTASIE, Capricci, Brandi, Correnti, Gagliarde, Alemane, Volte per Violini, e Viole, overo altro Strumento à uno, due, e trè con il Basso Continuo, Napoli 1650
Antonio de Cabezón (1510-1566)
Pavana con su glosa
da Libro de cifra nueva (1557)
Diego Ortiz (1510.1576)
Recercada ottava
Recercada primera y secunda
da Tratado de glosas, Roma, 1553
Marco Uccellini (1603-1680)
Sinfonia Paduana
da Sinfonie boscareccie (1669, Anversa)
Anonimo
Fantasia in sol minore
Andrea Falconieri (1585-1656)
Folias echa para mi Señora Doña Tarolilla de Carallenos
da IL PRIMO LIBRO DI CANZONE, SINFONIE, FANTASIE, Capricci, Brandi, Correnti, Gagliarde, Alemane, Volte per Violini, e Viole, overo altro Strumento à uno, due, e trè con il Basso Continuo, Napoli 1650
“Un po’ di sana follia” è uno spettacolo in cui i linguaggi degli strumenti musicali e dei corpi dialogano tra loro, esplorando tutte le possibilità che questo dialogo offre di invertire codici, di inventare forme e indagare la follia, nelle sue sfumature emotive, nei suoi diversi stati, ma anche nel suo valore d’innovazione. Attraverso l’improvvisazione, la ripresa e la trasformazione di repertori inerenti alla follia rinascimentale e barocca, i quattro artisti esplorano nuove interazioni all’interno degli spartiti, che prenderanno forme ancora più folli, nell’interazione tra strumenti, corpi e spazi.
Martina Ricciardi
Di origine napoletana, Martina Ricciardi comincia ad interessarsi al lavoro corporeo attraverso la capoeira, ed il teatro fisico, che ha abbordato attraverso gli insegnamenti di Anna Redi, Sarasole Notarbartolo e Sergio Longobardi. E’ impegnata da anni in progetti artistici in campo sociale, in Europa (Italia, Francia, Belgio, Germania) e Africa (Tanzania, Benin e Togo), attraverso la pratica della danza, del teatro e della capoeira. Collabora con differenti associazioni in laboratori artistici in contesti socialmente sensibili, con giovani a rischio. Appassionata di ricerca e meticciaggio, trae ispirazione da diverse culture del mondo e diverse discipline, realizzando un mix colorato e insolito, che usa come performer, creatrice e insegnante. Tutta la sua carriera è stata e continua ad essere nutrita da un ideale e da un desiderio di condivisione e comunicazione attraverso il corpo, la voce, il movimento.
/www.encorpsdesmots.com
Eva-Maria Rusche
è nata a Tubinga, in Germania. Ha studiato musica sacra, organo e strumenti a tastiera storici a Lubecca, Vienna e Stoccarda. Durante questo periodo, Michael Radulescu, Jürgen Essl, Arvid Gast, Franz Danksagmüller, Hans-Jürgen Schnoor, Gordon Murray e Jon Laukvik hanno dato i suoi impulsi fondamentali per il suo ulteriore sviluppo artistico. Ha partecipato a diverse masterclass e ha insegnato clavicembalo alla Musikhochschule di Stoccarda. Attualmente vive a Costanza come artista indipendente e insegnante di musica. Come solista e membro di ensemble internazionali (ad es. con Marco Ambrosini, Ensemble Supersonus o Oni Wytars), è spesso impegnata in concerti in tutta Europa, suonando clavicembalo, pianoforte, organo e fortepiano.
www.evamariarusche.eu
Angela Ambrosini
suona la viola d’amore a chiavi da quando aveva dieci anni ed ha completato i suoi studi in questo strumento presso la European Nyckelhara Training. Negli ultimi anni ha tenuto numerosi concerti in vari paesi europei, come solista o ospite di gruppi di fama
internazionale come l’Ensemble Oni Wytars, l’Estonian Philharmonic Choir e l’Ensemble La Chimera. È stata particolarmente coinvolta nel progetto della New York University “Translucent Borders” e nei concerti con Lucilla Galeazzi, motivo per cui recentemente si è concentrata principalmente sul legame tra la musica antica e la musica popolare di tutto il mondo.
www.angelaambrosini.eu
Marco Ambrosini
Dopo aver studiato violino e composizione dalla fine degli anni 80 si dedica alla viola d’amore a chiavi (nyckelharpa), dopo averla “scoperta” in un museo a Trondheim, in Norvegia.È considerato uno dei pionieri di questo strumento fuori dalla Scandinavia e uno dei primi a riportare questo strumento dalla musica popolare svedese alla musica antica e a quella contemporanea. Si è esibito come solista di nyckelharpa in rinomate sale internazionali come il teatro “Alla Scala” di Milano, la Alte Oper di Francoforte, la Filarmonica di Colonia, Berlino, Mosca e nella Carnegie Hall di New York e insegna in diversi conservatori in Europa. Ha registrato oltre 160 CD e negli ultimi 10 anni è stato pubblicato quasi esclusivamente da Sony Classical, Deutsche Harmonia Mundi ed ECM.
www.marcoambrosini.eu
Reggio Emilia
Padova