Entre chien et loup
Inter canem et lupum, Tra cane e lupo, Entre chien et loup, è una locuzione antica, che compare già nel…
Acquista qui il biglietto per assistere al concerto: https://www.azzurroservice.net/biglietti/passaggio-alloltremare/
Acquista qui l’abbonamento del Festival: 3 concerti a € 15,00 https://www.azzurroservice.net/biglietti/a-corde-spiegate-festival-di-chitarra-abbonamenti/
Enea Sorini, voce, salterio, naqqara, tamburello
Peppe Frana, oud, citola
Programma:
1 Palestinalied
Walther von der Vogelweide c. 1170 – c. 1230
2 La Septime Estampie Real
Anon. Manuscrit Du Roi – BnF fr.844 – XIII secolo
3 Ahi, amours, con dure departie
Conon de Béthune c. 1150 – c.1219/1220
4 La Quinte Estampie Real
Anon. Manuscrit Du Roi, BnF fr.844 – XIII secolo
5 Consiros, com partis d’amor
Aimeric de Belenoi c. 1215–1242
6 Karitatz et amor
Guiraut Riquier, Narbona, c. 1230 – 1292
7 La Seconde Estampie Real
Anon. Manuscrit Du Roi – BnF fr.844 – XIII secolo
8 Pax! In nomine Domini
Marcabru – XII secolo
9 Chevalier, mult estes guariz
Anon. XII Secolo
10 Twishya al hiyaz al mashriqi
Anon. andaluso XIII sec.
11 Siegneurs, sachiez
Thibaut de Champagne 1201 – 1253
ENEA SORINI
Nato ad Urbino il 13 Gennaio 1975, si avvicina al mondo della musica antica all’età di otto anni, quando viene selezionato per entrare nel coro dei Pueri Cantores di Pesaro. Dopo aver intrapreso e terminato gli studi artistici presso la sua città (diploma in Cinema d’animazione alla Scuola d’Arte e laurea di I° livello in Scultura all’Accademia di Belle Arti) si trasferisce a Pesaro, dove consegue dapprima la laurea di I° livello in Canto (indirizzo cameristico/oratoriale) e successivamente la laurea di II° livello in Canto Barocco presso il Conservatorio G.Rossini, seguendo nel frattempo masterclass di canto con Gloria Banditelli e Claudio Cavina.
Specializzato in musica medievale/rinascimentale, si è esibito nei festival più importanti d’Europa e d’oltre Oceano. Collabora principalmente con l’ensemble Micrologus (Assisi), Les Musiciens de Saint-Julien (Parigi), La Morra(Basilea), Pera Ensemble (Monaco/Istanbul); ha lavorato con il coreografo/ballerino belga Sidi Larbi Cherkaoui (Eastman – Anversa).
E’ fondatore dell’ensemble Bella Gerit di Urbino, gruppo di ricerca e interpretazione del repertorio rinascimentale.
In ambito barocco ha partecipato a diverse produzioni e rappresentazioni sotto la direzione di Diego Fasolis, Gianluca Capuano, Marco Mencoboni, Carlo Ipata.
A livello discografico ha inciso per Alpha, Sony, Hyperion, Tactus (di cui 2 “Diapason d’or”); è stato trasmesso e ha lavorato per le emittenti di Radio3, Radio France, RSI Svizzera, Polskie Radio, WDR3.
PEPPE FRANA
Nato a Salerno il 19 ottobre 1986, è laureato con lode in filosofia presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli.
Si interessa fin da giovanissimo alle musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly, intraprendendo lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove segue alcuni tra i più rinomati maestri: Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai, Ross Daly stesso.
Dall‘incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti, specializzandosi nel repertorio trecentesco Italiano.
Dal 2013 al 2015 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford Young.
Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta e svolge internazionalmente una florida attività concertistica e didattica. È’ il direttore artistico di Labyrinth Italia.
Le testimonianze musicali delle crociate ci pervengono da almeno due generazioni di trovatori e trovieri che dedicarono parte della loro produzione poetica all’esperienza epocale del pellegrinaggio armato, a volte prendendo essi stessi la croce, consegnandoci un parziale ma prezioso scorcio sull’entità di questo evento storico e sulle sue enormi ripercussioni sociali, militari e antropologiche; in questo senso Il repertorio di questo programma passa in rassegna i principali topoi della canzone di crociata: l’esortazione militare, l’apologia dei condottieri della cristianità ma anche il tormento per l’abbandono degli affetti e della patria.
Come un filosofo contemporaneo ci ricorda, non vi è mai stata guerra senza poeti: l’accanimento cieco e bestiale dell’uomo sull’uomo necessita l’evocazione di una dimensione irrazionale e trascendente, del canto dell’aedo che non a caso Platone esiliava dalla polis. La vicenda secolare delle crociate non fa eccezione e se da un lato rappresenta la triste invenzione della guerra coloniale e di religione, allo stesso tempo attraverso la testimonianza umana di coloro che vi parteciparono possiamo specchiarci nell’esaltazione, nello sgomento esistenziale e nelle meditazioni di questi uomini così lontani eppure così simili a noi, se non altro per ricordarci che nessuna guerra è stata, ne’ mai sarà, santa.
Peppe Frana
Reggio Emilia
Padova