Caricamento Eventi
  • Questo evento è passato.

Rituale della presenza. Canti popolari di dolcezza e pathos

UANEMA \ Festa degli altri vivi

Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini
19.30 - 21.30
Gratuito

Laura Cuomo voce e loopstation
Francesco Santagata elettronica e chitarra

_________________________________________

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Per informazioni: museodeipellegrini.it

Programma

Movimenti del rito

  • Nell’oscurità del lavoro in miniera, un canto per ricordare la luminosità nel ricordo degli affetti
  • La dolcezza di Maria, madre della vita
  • Canti rituali per i santi e i defunti
  • Ninne nanne popolari di sollievo al lungo sonno

Rituale della presenza. Canti popolari di dolcezza e pathos

Note di sala
Ognissanti e Commemorazione dei defunti date simbolicamente molto importanti, a cavallo tra i mesi di ottobre e novembre, i mesi delle foglie caduche, del gelo incipiente, del ripiegamento energetico verso l’inverno. Date che hanno stimolato la mente umana alla creazione di diversi riti di accompagna mento al passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti. Ipogeo è una parola greca, hypógheios. Con le forze e le conoscenze materiali dell’epoca, gli esseri umani rendevano abitabili, e con un significato ben preciso, cavità naturali. Ipogei che hanno resistito fino ai giorni nostri, molto spesso legati al culto del defunto, luogo mistico, di riflessione, preghiera, astrazione dai rumori e dalle distrazioni del mondo esterno. L’essere umano ha creato il luogo, ha creato il culto, la preghiera, il canto, per sopportare la crisi di presenza, la minaccia che la natura conduce verso l’unico vero bisogno comune, la necessità di vivere, lo sforzo di autoconservazione che, finita la vita terrena, prosegue nella memoria e nel ricordo attraverso i propri cari. E così il pianto rituale, la lamentazione, che non cancella la crisi del cordoglio anzi, la amplifica, la accoglie in sé, nella potenza del gesto e della voce, trasformandola in disciplina culturale capace di mantenere il pathos al riparo dall’irruzione dell a follia causata dall’assenza improvvisa. Stimolata dalla potenza del luogo, ho ideato un set diviso in quattro parti, quattro movimenti “di dolcezza e pathos” con la voce protagonista, solista o moltiplicata in canto da litania, coro greco, polifonia elettrica (con l’ausilio della loopstation), coadiuvato dal sostrato elettroacustico dei synth di Francesco Santagata. La voce cantata è il legame temporale, esistente da sempre, che con le sue melodie di lamentazione restituisce la testimonianza di una ritualità sulla presenza e sulla necessità di accompagnamento all’ultimo viaggio, per tracciare di senso e sensibilità la vita.

_________________________________________________________________________________________

Laura Cuomo
Cantante e ricercatrice vocale dalla formazione eterogenea che spazia dalla musica corale/vocale, alla psicofonia, agli studi etnomusicologici e alla pratica dello Yoga nella tradizione di T.Krishnamacharia e Desikachar.Laureata in Etnomusicologia (La Sapienza di Roma) con una tesi sulla voce nel XX secolo tra terapia e musica, ha da sempre coltivato il canto e e le sue implicazioni di pratica armonizzante terapeutica. Collabora con Eugenio Bennato & Taranta Power (progetto “Le Voci del Sud”), con cui ha inciso il disco “Qualcuno sulla terra” nel 2020. Si è esibita a Piazza del Plebiscito in occasione del ventennale di Taranta Power, al Kaulonia Tarantella Festival, in luoghi di prestigio come la Basilica di Sant’Ambrogio (Milano) con “Qualcuno sulla terra” (in onda da settembre 2021 sul canale Sky Classica). Collabora come interprete in spettacoli di teatro canzone liberamente ispirati alla musica di Fabrizio De André, Rino Gaetano, di villanelle e canzone classica napoletana (Indifferentemente. Voci e suoni del sud). E’ la ideatrice di Ra di spina, progetto musicale che si fonda sulla rielaborazione di canti della tradizione popolare d’Italia per trio vocale, loop station ed elettronica. A gennaio 2022 è stato pubblicato l’ep omonimo. E’ la voce solista delle composizioni di Rocco De Rosa nella colonna sonora del film “Dante” di Pupi Avati (2022). Ideatrice di libere rielaborazioni di melodie sacre e profane del sud Italia per voce, loop station ed elettronica, con la collaborazione del musicista Francesco Santagata (2022).
_________________________________________________________________________________________

Francesco Santagata
Cresciuto in uno dei territori che si trovano nel triangolo della terra dei fuochi. Studioso di musica elettroacustica, è laureato in Musica Elettronica presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Ha collaborato con Francesco Luongo incidendo l’album “Lontano Lontano Soundtrack” (prodotto da Bulbart), originali riscritture dei brani di Luigi Tenco. Nel 2016 rilascia il primo disco da solista “Falsi Risvegli” (prodotto da Nadir \ Napoli Direzione Opposta e Tippin’ The Velvet). E’ compositore ed esecutore dal vivo delle musiche della compagnia di circo contemporaneo Dal Pian Terreno, vincitrice del premio speciale Marte Live 2018; delle musiche di Luna Park e del suo seguito Le Cinque Rose di Jennifer di Annibale Ruccello (quest’ultimo tra i vincitori del bando di residenza MU.D 2016 Teatri Associati Di Napoli) della compagnia Ingenito – Limodio; della colonna sonora di Lacerazioni, L’altro Totò, A.D.E. – A.lcesti D.i E.uripide e Celeste di Fabio Pisano, prodotti da Liberaimago; dello spettacolo “Sconosciuto. In attesa di rinascita” di Sergio Del Prete, selezionato per il la sezione osservatorio del Campania Teatro Festival del 2021 e per il Milano Fringe Off Festival del 2022. Componente della sezione di musica elettronica nei concerti del progetto Ra Di Spina. Esponente dei gruppi di improvvisazione Elettroacustica in duo con Marco Autiero e in trio con Bas. Compositore e producer delle musiche del docufilm “Flegrea – Un Futuro Per Bagnoli”(regia di Stefano Romano).

Hai bisogno di informazioni?

Contattaci

Reggio Emilia

Padova

Iscriviti alla Newsletter