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Strues

Chiesa di Santa Caterina da Siena, Napoli
19.30 - 20.30
  • Biglietto intero: € 10 €
  • Biglietto ridotto (Over 65, studenti fino a 25 anni, Wunderkammer carta, CartaEffe, abbonati Teatro Stabile di Napoli, soci Fai): € 7 €


Ensemble Alraune

Anna Fusek flauti, violino, campane gotiche

Francesca Camagni violino

Stefano Zanobini violino & viola

Hildegard Kuen viola

Augusto Gasbarri violoncello

Rosita Ippolito viola da gamba

Fabiano Merlante tiorba, arciliuto & chitarra barocca

Mario Sollazzo clavicembalo

 

BIGLIETTI DISPONIBILI IN SEDE E IN PREVENDITA

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

– online sul sito TicketOnLine – Azzurro Service entro e non oltre le ore 12.00 dell’11 marzo 2023;

– presso i punti vendita Azzurro Service indicati;

– presso il punto vendita Concerteria (via Michelangelo Schipa 15) o telefonicamente al numero +39 0817611221

 

BIGLIETTO RIDOTTO

Il biglietto ridotto (7,00€) potrà essere acquistato esclusivamente al botteghino presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena prima dell’inizio del concerto, o nei punti vendita certificati di seguito indicati:

  • Concerteria, via Schipa;

  • Azzurro service, Feltrinelli – Piazza dei Martiri.

Programma

Philipp Glass
Opening (1982)

Carlo Gesualdo

Tristis est anima mea (1611)

Tarquinio Merula
Canzonetta spiriturale sopra la nanna (1638)

Johann Sebastian Bach
Ricercar à 6 (1747)

Georges Ivanovich Gurdjieff
Kurd Shepherd Melody (1926)

Marin Marais
Sonnerie de Sainte-Geneviève du Mont de Paris (1723)

Christopher Tye
Sit fast à 3 (circa 1550)

In Nomine III à 6 (circa 1550)

Johann Sebastian Bach
Aria “Stirb in mir, Welt und alle deine Liebe” (1738)

Henry Purcell
Chaconne: Dance for the Chinese man and woman (1692)


Strues

Strues era il termine latino che definiva un accumulo, una stratificazione, una sovrapposizione, era il nome di una focaccia sacrificale ma anche il futuro del verbo costruire, il programma musicale affronta brani provenienti da quattro secoli diversi la cui nota comune è appunto la sovrapposizione polifonica e strutturale e la sacralità del rito della ripetizione e della combinazione, dalle forme polifoniche più complesse agli ostinati. Tutto il programma è incentrato sull’idea di astrazione della musica, per questa ragione si è scelto di creare degli arrangiamenti strumentali di brani originariamente vocali o di scegliere particolari combinazioni di strumenti che evidenziassero le diverse linee sovrapposte. L’unione degli strumenti antichi con un repertorio non solo “antico” ma anche appartenente al XX secolo e il suono straniante delle campane gotiche contribuiscono a creare un suono unico per questo programma. Anche l’apparente lontananza temporale tra le composizioni è parte dell’idea di Strues, le stratificazioni sono non solo orizzontali ma anche verticali e le relazioni tra musiche lontane tra loro nel tempo emergono come elementi architettonici sovrapposti, stratificati nello stesso edificio nel corso dei secoli.

STRUES è pubblicato in vinile e in digitale da NovAntiqua Records.


Ensemble Alraune
La musica è un esercizio della libertà.Alraune è il termine tedesco per la pianta officinale della Mandragola ed è un ensemble fondato da Mario Sollazzo e Stefano Zanobini con l’obiettivo di riunire in un unico gruppo le caratteristiche eclettiche dei due fondatori. Basato su un gruppo di cinque musicisti stabili a cui si aggiungono altri collaboratori per i singoli progetti, l’ensemble ha per principi guida una grande apertura ad un repertorio vasto e variegato, l’assoluta attenzione alle prassi esecutive e allo studio delle fonti, progetti a lungo termine e multidisciplinarietà. Ciò si traduce in un naturale interesse per l’esecuzione su strumenti originali e in un’attenzione a collocare la musica all’interno del contesto storico in cui è stata composta per poi proiettarla nella criticità del mondo contemporaneo tramite una dimensione molto personale dell’interpretazione musicale che si rispecchia nella formulazione dei programmi e nella linea interpretativa. L’attività di Alraune segue due linee principali: l’esecuzione su strumenti originali e progetti di ricerca ed esecuzione animati da un principio umanistico e politico. 

Il lavoro su strumenti originali spazia dalla musica da camera all’opera, dal Seicento fino al repertorio del XIX secolo.
La critica ha accolto molto positivamente sia le interpretazioni dal vivo che le incisioni discografiche, uscite per Novantiqua Records. Detlef Krenge della BR Klassik recensisce il cd dedicato al primo libro delle sonate di D. Castello: “I musicisti sono assolutamente a loro agio in questo repertorio. Ascoltandoli, i molti contrasti, tipici delle Sonate di Castello e più in generale dello “stil moderno” del primo Seicento, sembrano per l’Ensemble Alraune assolutamente automatici, logici e naturali”. A proposito del San Guglielmo di G.B. Pergolesi, Andrea Bedetti scrive su Musicvoice: “Nello svolgersi di tutta l’opera, e ciò anche nei recitativi, vi è sempre una febbrile pulsione, un’instabilità interiore dalla quale emerge instancabilmente questo elemento storico, questa capacità di restituire filologicamente la dimensione conflittuale, di rendere una drammaticità che esula dalla semplice entità rappresentativa.” Su Seen and Heard International Colin Clarke scrive che “l’interpretazione di Dido & Aeneas di H.Purcell non è sicuramente influenzata dalla tradizione: è una vera reinterpretazione della musica e del dramma” mentre Alberto Dilenge su Connessi all’Opera commenta: “Sin dalle note dell’ouverture si percepiscono il forte pathos e l’attenzione stilistica presenti nella lettura proposta da Mario Sollazzo che, dal clavicembalo, dirige i musicisti dell’Ensemble Alraune. Il suono è curato, brillante, ricco di contrasti e sfumature che garantiscono l’eleganza e la varietà di narrazione necessarie alla partitura di Purcell”. Per Paolo V. Montanari su GBOpera, Le Fate di G.A. Ristori messe in scena in Germania rivivono “grazie alla verve strumentale dell’Ensemble Alraune che non ha mai lasciato privo di carattere nemmeno il più semplice accompagnamento e ad un giovane cast italiano che non esitiamo a considerare ideale” e Udo Badelt su Opernwelt aggiunge: “Furiosa è anche la messa in scena di Anne Juds. Una festa per gli occhi. Una fantasmagoria di voli di draghi, capigliature da gorgoni, seni posticci e dilagante atmosfera da giungla.”

I progetti ”Musica & Regime” e “Tuscania” nascono invece dall’idea umanistica di Alraune e sono progetti concertistici e discografici a lungo termine.
“Tuscania” è legato all’eliminazione della pena di morte nella Toscana del XVIII secolo ed è un progetto di riscoperta della musica strumentale toscana della seconda metà del Settecento, mentre Musica & Regime – premiato con la Medaglia del Presidente della Repubblica – esamina i legami tra musicisti e regimi dittatoriali ed è legato alla mostra-concerto itinerante “Voci dal ghetto”. “Musica & Regime è un disco superbo e tragico, con opere degli anni ’20 interpretate egregiamente dall’Ensemble Alraune” scrive Gregorio Moppi su La Repubblica, che a proposito dei dei Lieder di Ullmann e Zemlinsky, aggiunge che sono “resi ancor più luttuosi, però emotivamente sobri, dall’Ensemble Alraune con la voce di Federica Carnevale”. Michael Kube su Das Orchester recensisce: “Volendo valutare l’interpretazione, Alraune ha centrato l’obiettivo, perché è riuscito a legare i colori scuri delle combinazioni strumentali con un’impressionante leggerezza dei suoni che pare talvolta quasi mediterranea, senza che questa si avvicini mai alla superficialità. Un percorso sul crinale che ci regala viste interiori ed esteriori sorprendenti”. Alraune ha collaborato a progetti specifici con Anna Fusek, Riccardo Minasi, Marina Comparato, Anton Martynov ed è stato invitato a suonare per prestigiosi enti e stagioni concertistiche, tra cui gli Amici della Musica Modena, Agimus Firenze, Ekhof Festival, TheaterRuine StPauli Dresden, Teatro Comunale Luciano Pavarotti Modena, Villa Pennisi in Musica Festival, Festival Brahms a Milano, Concerti del Quirinale, Concerti a Palazzo Marino, Alte Musik Festival Bernau, Musica sulle Apuane Festival, Festival Ullmann, Monteverdi Tuscany Festival, Casa Buonarroti Firenze, Centro Confucio dell’Università Normale di Pisa, Università Statale di Milano, San Martino a Natale Festival, Festival Passaggi. Ha partecipato a trasmissioni per RadioTre Rai, MDR e Radio Toscana Classica, SKY Classica HD ed è stato recensito positivamente da BR-Klassik, Das Orchester, Diapason, RadioTre RAI, RSI Radio Svizzera Italiana, Radio France, Opernwelt, Opernfreund, GB Opera, Opera Lounge, Concerto Magazine, L’Opera, Adagio Assai, Alte Musik Forum, La Repubblica, MDR, Musikansich.de, Fono Forum, Connessi all’opera, Seen and Heard International. 


Anna Fusek
Anna è nata a Praga. Sin dalla prima infanzia suonava flauto, violino e pianoforte. Ha studiato tutti e tre gli strumenti a Rotterdam, Berlino e Basilea. Ha inoltre studiato filosofia e musicologia (laurea conseguita nel 2005) alla Humboldt-Universita a Berlino e recitazione presso i corsi estivi della American Academy of Dramatic Arts a New York. Come solista al flauto ha debuttato nel 2007 alla Philharmonie di Berlino e come solista in tutti e tre gli strumenti nel 2017 a Firenze con l’Orchestra della Toscana. Come polistrumentista dirige il proprio gruppo Ensemble Kavka e regolarmente l’Orchestra della Toscana e l’Orquesta Ciudad di Granada. Come solista ha tenuto tour in Europa, Nord e Sud America ed Asia presso sale come la Musikverein di Vienna, Carnegie Hall New York, Concertgebouw Amsterdam, Philharmonie Berlino, Walt Disney Concert Hall Los Angeles, Théatre des Champs-Elysées Parigi, Teatro Colón Buenos Aires, Toyota City Concert Hall, Bozar Bruxelles, Teatro Real Madrid, Barbican Concert Hall Londra e Musiikkitalo Helsinki con orchestre come la Akademie für Alte Musik Berlin, Venice Baroque Orchestra, Berliner Philharmoniker, Orchestra Il Pomo d’Oro, Collegium 1704, Bremer Philharmoniker, Deutsche Händel-Solisten, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Orquesta Barroca de Sevilla, WDR-Sinfonieorchester. Dal 2017 esplora con il suo gruppo La Cosmologie de la Poire la propria musica e improvvisazione. Al lavoro di musicista affianca quello di attrice/performer, recentemente nella sua produzione di teatro musicale “Alcinas Welt” alle Händel-Festspiele di Karlsruhe e Halle, nel ruolo di “Amor” nella produzione operistica “Calisto” al Theater Basel e alla Frankfurter Oper e regolarmente in spettacoli d’arte di e con Michael Kleine.


Mario Sollazzo
Mario Sollazzo è nato a Napoli. Dopo essersi diplomato in pianoforte e musica da camera al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma e alla Musikhochschule di Detmold in Germania, successivamente ha studiato composizione alla Musikhochschule “Carl Maria von Weber” di Dresda. E’ laureato in filosofia presso l’Università Tor Vergata di Roma. Alterna l’attività di pianista e fortepianista a quella di clavicembalista e direttore, contando su un vastissimo repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea. Dal 2001 al 2010 ha fondato e diretto il gruppo Marammè con cui ha sviluppato un lavoro di ricerca sulla musica tradizionale del sud Italia. Il gruppo ha realizzato due dischi, tenuto più di cento concerti in tutta Europa e vinto il Creole World Music Prize di Lipsia. Dal 2001 al 2006 è stato membro fondatore, insieme a Stefano Zanobini, della Congrega de’ Furiosi un gruppo sperimentale di musica antica su strumenti originali e teatro barocco. Dal 2007 al 2009 è stato il direttore musicale della Gregor Seyffert Compagnie di Berlino presso l’Anhaltisches Theater Dessau. Queste ed altre esperienze molto eterogenee sono confluite nel 2010 nell’Ensemble Alraune con cui svolge tuttora la sua attività. Ha tenuto concerti per istituzioni quali: Gewandhaus Lipsia, Europäisches Zentrum der Künste Dresden, Musikfestspiele Dresden, Amici della Musica Modena, Jeunesse Musical Wien, Cristofori Piano Festival Padova, Agimus Firenze, Grandezze & Meraviglie Festival Modena, Bachfest Freiberg, Anhaltisches Theater Dessau, Gioventù Musicale Modena, Teatro Comunale di Modena, Teatro Valli di Reggio Emilia, Rudolstadt Festival, Stiftung Michaelstein, Ekhof Festival Gotha, Villa Pennisi in Musica, Musica in Villa Torino, Le Printemps du Violon Paris, Alte Musik Festival Bernau, Amiata Piano Festival e registrazioni per le radio tedesche MDR e WDR, la Radio Nazionale Slovena, la RSI e la RAI. Dal 2001 al 2005 ha avuto un incarico di insegnamento presso la Musikhochschule di Detmold e dal 2017 al 2019 presso la Musikhochschule Franz Liszt di Weimar. Ha insegnato pianoforte principale presso i conservatori di Benevento e Campobasso. Dal 2006 è docente presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli di  Modena.
Ha inciso per Tactus, Dynamic, KHA e NovAntiqua Records. Collabora con compagnie teatrali e coreografi per i quali cura la composizione ed esecuzione delle musiche di scena tra cui quelle per :”Il Flauto Magico. II Parte” di J.W. Goethe, “L’Opera dei Pezzenti” di  J. Gay, “La Tempesta”, “Come vi piace” e “Amleto” di W. Shakespeare, “Purcells Traum” di T. Dorst. Sue composizioni sono state eseguite ai Dresdner Tage der Zeitgenössische Musik, Festspielhaus Hellerau, Opernschule della Musikhochschule di Dresda, StPauli Theater Dresden, Rheinsberg Musikakademie, BKA Berlin, Musikfestspiele di Dresda. Dal 2013 è membro dell’ensemble su strumenti originali Italico Splendore.

www.mariosollazzo.com

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