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Stylus Phantasticus

Sonate concertanti del XVII secolo

Chiesa di Santa Caterina da Siena, Napoli
20.30 - 21.30
10 €

Interpreti

Luca Giardini violino
Rosita Ippolito  viola da gamba
Mario Sollazzo organo e clavicembalo


BIGLIETTI DISPONIBILI IN SEDE E IN PREVENDITA

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
– online sul sito TicketOnLine – Azzurro Service entro e non oltre le ore 12.00 del giorno del concerto;
– presso i punti vendita Azzurro Service indicati;
– presso il punto vendita Concerteria (via Michelangelo Schipa 15) o telefonicamente al numero +39 0817611221

BIGLIETTO RIDOTTO
Il biglietto ridotto (€ 7) potrà essere acquistato esclusivamente al botteghino presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena prima dell’inizio del concerto, o nel punto vendita certificato: Concerteria, via Schipa


Maggiori informazioni
segreteria@turchini.it

Programma

Dietrich Buxtehude (1637 – 1707)
Sonata IV a due per violino, viola da gamba & b.c. BuxWY 262
Poco adagio – Allegro – Lento – Allegro – Vivace
(Suonate à due, Violino, Viola da Gamba con Cambalo, Op. II)

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Triosonata BWV 1039/1027

Philipp Heinrich Erlebach (1657 – 1714)
Sonata 5 in mi minore per violino, viola da gamba & b.c.
Adagio – Allegro – Adagio – Allemande – Courante – Sarabande – Gigue
(VI Sonate à Violino e Viola da Gamba col suo Basso Continuo, Nurnberg 1694)

Dietrich Buxtehude
Sonata a due in la minore per violino, viola da gamba & b.c. BuxWY 272
Allegro – Agadio – Allegro
(Suonate à due, Violino, Viola da Gamba con Cambalo, Op I, Hamburg 1694)


Stylus Phantasticus

Note di sala
“Meisterschuler”

Un giovane Johann Sebastian Bach che percorre a piedi più di 400 km, da Arnstadt, dov’era organista della Bonifatiuskerk, a Lubecca per ascoltare gli Abendmusiken (concerti serali) del celebre, ormai anziano, organista e compositore Dietrich Buxtehude, è l’immagine che ispira il nostro programma.
Il viaggio a Lubecca, dove rimase quattro mesi, fu molto importante per l’allora ventenne Bach che al ritorno fu severamente punito perché si era allontanato dai suoi doveri ben oltre il periodo accordatogli. “Dopo questo lungo viaggio poteva suonare sorprendenti variazioni sui corali e le combinava con armonie sconosciute che confondevano i fedeli” ammettevano, però, quegli stessi suoi superiori che l’avevano castigato.
Bach è forse il vero erede stilistico di Buxtehude, una voce unica che parla una lingua  cosmopolita, anche se a prendere esempio da lui vi furono anche altre personalità importanti come George Frideric Handel o Georg Philipp Teleman.
Buxtehude, danese di nascita, nella sua vita incontrò molti stili musicali diversi da cui trasse ispirazione: da quello italiano (di cui adottò nelle sue sonate lo stile concertante) e dei virginalisti inglesi (Lubecca, città anseatica, coltivava con l’Inghilterra importanti scambi), alla musica prodotta dalla cultura protestante (i corali, da lui rivisitati e variati), la sua musica è piena d’invenzione, di poesia.

Delle uniche due opere di Buxtehude pubblicate in vita, le 14 trio sonate per violino, viola da gamba e basso continuo (BuxWV 252-265), comunemente conosciute come Opera 1 e 2 (rispettivamente del 1694 e del 1696), questo programma propone la sonata 262,

La sonata in La minore per Violino e Viola da gamba (BuxWV272), invece, appartiene a un corpus di sei sonate pervenuteci in forma di manoscritto. Il periodo di composizione è stato collocato dalla musicologia intorno agli anni ’70 del Seicento.

Di J. S. Bach, presentiamo in programma la sonata BWV1027, una delle tre celebri sonate per viola da gamba e cembalo concertante, qui eseguita nella versione di triosonata, a violino, viola da gamba e clavicembalo.

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