Versi d’organo del ‘500 e del ‘600 italiano

Note di sala
La composizione dei Versi d’Organo fu un genere molto diffuso in Italia; molte scuole organistiche infatti si cimentarono nell’elaborazione di questa forma compositiva. La prassi dei Versi alternati al canto nella Liturgia affonda le sue origini nel tardo Medioevo. Praticata generalmente in forma improvvisativa essa non ha lasciato testimonianze scritte prima del XV secolo. Le prime tracce scritte in Italia le abbiamo grazie al Codice di Faenza compilato all’inizio del XV secolo . Successivamente la prima raccolta completa di Versetti la troveremo nell’Intabulatura d’Organo di Girolamo Cavazzoni,  nell’Intavolatura d’Organo del 1568 di Claudio Merulo e nelle tre Messe di Andrea Gabrieli. Molto significativa è la raccolta dei Versi Spirituali di Antonio Valente , pubblicata a Napoli nel 1580 che  comprende 43 versetti raggruppati in base alla nota fondamentale del tono.  Una analoga struttura si trova sugli otto toni ecclesiastici pubblicati da Giovanni Maria Trabaci nel 1615.  Nella produzione napoletana del Versi d’Organo si osservano diverse acquisizioni stilistiche riguardanti sia l’elaborazione melodica sia lo stile severo spesso intercalato da canoni.

Canio Fidanza
Diplomato e laureato “ cum laude” in Pianoforte, Clavicembalo, Composizione ed Organo , svolge attività concertistica fin da giovanissimo esibendosi su territorio italiano ed estero in veste sia di solista che in formazioni strumentali e vocali. La sua attenzione e sensibilità verso la musica antica strumentale e vocale lo porterà ad approfondire gli studi presso l’ Istituto Pontificio di Musica Sacra nel Corso specialistico di improvvisazione organistica , e nello studio del Canto Gregoriano acquisendo il Diploma in Canto Gregoriano e Paleografia musicale presso il Conservatorio di Lugano . Premiato in diverse competizioni musicali come interprete e compositore, vincitore di borse di studio in Italia e all’ estero come quella conferita dall’ Accademia Musicale di Riga (Lettonia) per l’ attività di clavicembalista nell’ Orchestra barocca della stessa accademia, continua ad esercitare il suo impegno in ambito compositivo e di studio e ricerca nel campo della Musica sacra e antica.