Missa di Requiem
La Missa di Requiem di Domenico Sarro Noto in particolare per i drammi in musica, le serenate, le cantate e…
Direttore Gianna Ghiori
Pianista accompagnatore Lorenzo Magi
Soprano Caterina Stefanelli
Mezzosoprano Elisabetta Ricci
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, INVIANDO UNA MAIL A coordinamento@turchini.it CON INDICAZIONE DI NOMINATIVO, RECAPITO TELEFONICO E MAIL entro e non oltre le ore 12.00 del 21 novembre 2021.
Programma
Prima Parte
GLORIA RV 589 di Antonio Vivaldi
Seconda Parte
“HOPE”
The Peace of God – J. Rutter
I Will Sing with the Spirit – J. Rutter
Why We Sing – G. Gilpin
Speranza – M. Zuccante
The Lord bless you and keep you – J. Rutter
Bo yabo haboker – J. Hadar
Song of Hope – S. Lindmark
Tutto il concerto sarà un inno alla speranza ed alla gioia di poter finalmente tornare a cantare assieme.
Nella prima parte il Coro Giovanile Voceincanto presenterà il GLORIA RV 589 di Antonio Vivaldi nella splendida versione a voci pari con i giovani solisti Caterina Stefanelli Soprano ed Elisabetta Ricci Mezzosoprano, al pianoforte il M° Lorenzo Magi.
Nella seconda parte potremo ascoltare come tanti compositori contemporanei hanno voluto rendere omaggio alla speranza. Un programma che fa il giro del mondo con “Song of Hope” di Susanna Lindmark e “The Lord bless you and keep you” di John Rutter arrivando ad Israele con “Bo yabo Haboker” di Josef Hadar, una preghiera ricolma di vita e spirito di fratellanza, passando per l’Italia con “Speranza” di Mauro Zuccante, composta su testo di Guido Gozzano appositamente per il Coro Voceincanto.
“L’arte è speranza per tutta l’umanità, proprio per questo motivo canteremo in varie lingue, italiano, ebraico ed moderno inglese. La speranza che alberga nel cuore dei giovani e la preghiera sono l’unica via di salvezza – dichiara il Direttore del Coro Gianna Ghiori”.
Note di sala a cura di Paola De Simone
«Nel pomeriggio mi recai di nuovo alla Pietà dove non vi era molta gente; le fanciulle si esercitavano nel canto in mille virtuosismi, soprattutto in duetti in cui davano prova delle loro abilità e delle loro doti naturali: gareggiavano tra chi poteva raggiungere la nota più alta o quella più bassa, sostenere una nota il più a lungo possibile o eseguire abbellimenti con maggiore rapidità. […] L’orchestra di questo Conservatorio è assai numerosa poiché delle oltre mille fanciulle ospitate nell’istituto ben settanta sono musiciste, sia cantanti, sia strumentiste». Sembra quasi di toccare con mano, attraverso le entusiastiche parole del reportage stilato nell’agosto 1770 da Charles Burney, acuto viaggiatore in Italia e storiografo musicale della prima ora, quel vivo fervore artistico delle giovani musiciste veneziane senz’altro memore dello straordinario impulso impresso a inizio secolo da Antonio Vivaldi, “Maestro de’ Concerti” di quel medesimo “Pio Ospitale della Pietà di Venezia”, ossia Conservatorio di genere femminile votato a coltivare nel canto e nei diversi strumenti – sul modello degli analoghi istituti napoletani – i giovani figli orfani, illegittimi o comunque di condizioni disagiate. E ancora, stando alle parole del nobile erudito Charles de Brosses, anch’egli viaggiatore e musicografo, altissima era la qualità delle esecuzioni in quegli Ospedali «dove le putte cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto». Ebbene, è proprio per le “sue” fanciulle interne alla Pietà che fra il 1713 e il 1716, quando il Vivaldi si trovò a sostituire il maestro di Coro Francesco Gasparini in temporanea e poi definitiva licenza, potendo dunque anche svolgere un ruolo artistico-compositivo oltre che d’insegnamento del violino e della viola all’inglese, che sarebbe nata oltre a tanta produzione strumentale una delle prime e più belle pagine sacre del “prete rosso”, l’epiteto con cui il musicista lagunare fu spesso additato per il colore dei capelli. Si tratta del Gloria in re maggiore RV 589, architettura luminosa e magnifica in dodici parti, ciascuna cesellata nella propria specificità ritmica, tonale e timbrico-dinamica: dall’elegiaca mestizia dell’Andante alle sortite di tempra teatrale, in duetto o in forma di aria alla siciliana, dal corale isoritmico al severo fugato o al dialogo fra voce solista e coro. Il tutto, incorniciato fra l’esaltante Gloria in excelsis Deo d’apertura e la maestosa fuga finale a quattro voci sul Cum Sancto Spiritu. Conservato nel Fondo torinese Foa-Giordano, riscoperto da Alfredo Casella che ne ebbe a curare la revisione e la direzione per riesumarlo oltre due secoli dopo nella Chiesa dei Servi a Siena, in occasione della Settimana vivaldiana il 20 settembre 1939, il manoscritto autografo prevede un organico formato da un coro misto, due soprani, un contralto, oboe, tromba, archi e basso continuo.
La seconda metà del programma, pur riprendendo del capolavoro vivaldiano gli slanci della gioia e della speranza, prende interamente forma tra gli autori del nostro tempo, da diversi angoli del mondo. Tre sono i brani a firma dell’eclettico musicista inglese classe 1945 John Rutter (The Peace of God, I Will Sing with the Spirit, The Lord bless you and keep you), organista, direttore di coro e d’orchestra, compositore, arrangiatore e produttore musicale. Il suo stile di scrittura, per lo più d’impianto mottettistico a cappella, presenta salde radici britanniche (consolidate assieme a John Tavener all’Highgate School, quindi al Clare College dell’Università di Cambridge) accanto a significative aperture verso la tradizione francese, la musica leggera e il repertorio corale americano. Se ne segnala, nel 2002, una versione del Salmo 150 che, commissionato per il Giubileo d’oro della Regina, è stato eseguito per la Santa Messa del Giorno del Ringraziamento nella Cattedrale di St. Paul. E ancora, in America, il riconoscimento siglato dal Today Show sul canale della NBC quale “più grande compositore e direttore di musica corale vivente”. Dell’apprezzato compositore e arrangiatore americano Greg Gilpin, nato nel 1964 e residente a Indianapolis dal 1986, si ascolta a seguire Why We Sing, un anthem polarizzato intorno a un “sound of hope” aggiornato nella tradizione corale classica ricorrendo alle tecniche e alle inflessioni del musical statunitense. La prospettiva italiana si incrocia quindi con Mauro Zuccante, classe 1962, studi di pianoforte, composizione, musica corale ed elettronica, direzione di cori, riconoscimenti a concorsi internazionali per i suoi lavori e incarico di consulente artistico di Feniarco. Speranza, composta su testo di Guido Gozzano da “La via del rifugio”, per il Coro Voceincanto, ne delinea la sensibilità per la delicata chiarezza delle linee e l’originalità dell’invenzione melodica.
Tel Aviv e 2010 sono invece le coordinate entro cui nasce Bo yabo haboker, canzone infantile su testo di Bruria Schweitzer emblematica, per la fresca genuinità e per lo speciale legame conservato con gli idiomi musicali israeliani, di gran parte della produzione di Yosef Hadar (1926-2006), compositore e autore di canzoni, in special modo per bambini. Speranza e dolcezza s’intrecciano infatti nella tenera texture canora che avvolge gli interrogativi di un ritornello che suona come una preghiera: “Che cosa dovremmo chiedere mentre camminiamo sulla strada? Che cosa dovremmo chiedere in silenzio? Soltanto che l’erba rimanga verde, che il sole continui a splendere, e con la sua luce ci colpisca, tu ed io”.
In chiusura, in rappresentanza del nord Europa, Song of Hope di Susanna Lindmark, compositrice, cantante e direttrice di coro svedese nata nel 1967, particolarmente attiva con il suo riconosciuto talento sul fronte di un’originale ricerca espressiva mirata ad avvicinare i diversi linguaggi e le tecniche dell’era artistica contemporanea.
Coro Voceincanto
Nel 2007 il M° Gianna Ghiori inizia a fare attività corale con un gruppo di bambini e ragazzi portandoli a formare nel 2010 il Coro Voceincanto.
Il repertorio abbraccia epoche e generi diversi, dal gregoriano al sacro contemporaneo, dalla polifonia profana alle elaborazioni d’autore di canti popolari.
Negli anni il Coro Voceincanto collabora e sostiene concerti con Fondazione Accademia Chigiana, Scuola di Musica di Fiesole e Fondazione Guido d’Arezzo partecipando più volte ai concerti di apertura del Polifonico e del Guido Day.
Di rilievo sono i concerti con l’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole e con l’Orchestra Giovanile di Arezzo ed i grandi eventi musicali organizzati ogni anno in occasione di Natale e Pasqua.
Dal 2012 il Coro partecipa a numerosi concorsi e competizioni nazionali ed internazionali ottenendo sempre il podio assieme ad importanti riconoscimenti e premi speciali per vocalità e scelta di repertorio, ne ricordiamo solo alcuni:
Voceincanto presta la sua musica e la sua voce ad Unicef, Unesco, Rotary International, Lions International, Serra International, Nati per la Musica e tante altre importanti associazioni di volontariato.
Dal 2016 con la collaborazione del Comune di Arezzo il Coro Voceincanto da vita a numerosi progetti annuali di formazione musicale e dal 2018 accoglie gli studenti del Triennio di CaMu, Casa della Musica, per svolgere le ore di lezione di Formazione Corale.
Nel 2021 nonostante le grandi difficolta legate alla pandemia, il coro Voceincanto ha potuto registrare la colonna sonora del film “Inferno 1911” riedizione italiana di TECNOMOVIE Roma.
Gianna Ghiori
Gianna Ghiori si diploma giovanissima in Tromba e Trombone al Conservatorio di La Spezia, consegue il diploma in Direzione Corale presso la Fondazione Guido Monaco di Arezzo ed il diploma di Canto presso il Conservatorio di Siena.
Si perfeziona in direzione corale sotto la guida dei Maestri Diego Fasolis, Roberto Gabbiani, Giovanni Acciai, Javier Busto, Carl Hogset, Peter Neumann, Gary Graden, Walter Marzilli, Ida Maria Tosto, Luigi Marzola, Giorgio Mazzucato, Stojan Kuret. Gianna Ghiori continua gli studi dedicando particolare attenzione alla vocalità e all’attività corale infantile e giovanile conseguendo i master in direzione corale con i Maestri Nicola Conci, Mario Mora, Mario Giorgi, Roberta Paraninfo, Giorgio Guiot, Sebastian Korn, Flora Anna Spreafico. Sotto la guida del Maestro Giorgio Guiot frequenta con successo un corso triennale di didattica musicale.
E’ Direttore e fondatore del Coro Voceincanto, con il quale svolge un’intensa attività concertistica e dal 2012 conquista moltissimi premi e riconoscimenti in prestigiosi concorsi nazionale ed internazionali. E’ Direttore Artistico dell’Associazione Voceincanto a.p.s e Presidente dell’Associazione Culturale Conoscere.
Specialista per corsi e master in tecnica vocale è musicista stimata a livello nazionale e internazionale.
Ha collaborato con RAI YOYO per l’incisione di sigle e jingle musicali.
E’ scelta a livello nazionale come “Direttore donna di coro di Voci Bianche” e viene invitata al progetto “inDIRECTION” di Feniarco in collaborazione con Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
E’ stata insegnante e coordinatore per le attività didattico-musicali in molteplici progetti scolatici in Materne, Primarie e Medie inferiori nei vari Istituti Comprensivi di Arezzo
Gianna Ghiori è insegnante di Educazione Musicale presso il Liceo Internazionale “Victor Hugo” di Firenze, docente di Formazione Corale presso CaMu, Casa della Musica di Arezzo e da questo anno è il nuovo docente di Formazione Corale per gli studenti del Triennio della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.
Gianna è membro della commissione artistica dell’Associazione Cori della Toscana.
Reggio Emilia
Padova