I Musei della Memoria | Architetture che raccontano
La settima edizione della rassegna internazionale organizzata in occasione della Giornata Internazionale della Memoria
In occasione della Giornata Internazionale della Memoria torna per la settima edizione I Musei della Memoria, architetture che raccontano: una rassegna internazionale organizzata dalla Fondazione Ezio De Felice ogni anno (sempre il 27 gennaio), in collaborazione con la Fondazione Pietà de’ Turchini, per indagare e approfondire i rapporti tra architettura e memoria.
Il linguaggio dei musei della Shoah appartiene infatti alle tendenze più espressive dell’arte contemporanea: l’architettura oltre che a custodire, organizzare e mostrare, diventa essa stessa cassa di risonanza della storia da cui riecheggiano ricordi e sensazioni profonde, comunicando in termini spaziali e visivi il concetto di memoria.
Ospite d’eccezione sarà Ludovica Di Falco (architetto, partner e fondatrice di Scape Architecture Paris), progettista del museo Meis. Dopo i saluti di Marina Colonna, Presidente della Fondazione Ezio De Felice, Michelangelo Russo, Direttore DiArc Università degli Studi di Napoli “Federico II”, introduce l’incontro. Chiude l’appuntamento l’intervento musicale intitolato “Il gioco della memoria”, tra parole cantate e parole narrate con il Coro Giovanile Le Voci del 48 (diretto da Salvatore Murru) e la voce recitante di Carolina Rapillo, a cura della Fondazione: una esecuzione a ingresso libero (fino a esaurimento posti disponibili)!
Il programma musicale della serata intreccerà i propri fili con alcune letture scelte per l’occasione. L’intervento musicale si aprirà con il brano Silent Prayer, del compositore Mikhail Shukh: una silenziosa preghiera, il cui suono è quello della voce ma senza un testo, per descrivere quello che probabilmente le sole parole non sono in grado di esprimere. Il racconto musicale continuerà con il sapore popolare di Tumbalalaika, celebre brano yiddish proveniente dall’area russa e che richiama quella cultura secolare che mai ha cessato di essere raccontata con forza dal proprio popolo.
Seguirà Cavatina di Stanley Myers, tema principale del film “The Deer Hunter” in un’inedita versione per chitarra e coro ed ancora Il Gioco della Memoria, brano scritto per coro giovanile dal compositore Piero Caraba, su testo di Alfonso Ottobre. Chiuderà la serie dei brani scelti Mein Shtetle Belz (La mia piccola Bălţi), nostalgico ed appassionato brano del compositore Alexander Olshanetsky, che racconta il desiderio dell’interprete di tornare nel suo luogo natìo e che metaforicamente può ricordare le vessazioni a cui furono sottoposte migliaia di persone costrette a sentirsi straniere nella propria terra.
La Rassegna, giunta alla sua VII Edizione, ha visto la partecipazione di importanti personalità del mondo dell’architettura internazionale.
Dal 2017:
- Andrea Wandel ha presentato il Judische Center di Monaco di Baviera,
- Paolo Coen ha illustrato l’architettura di Moshe Safdie a Yad Vashem a Gerusalemme,
- Andràs Palffy ha presentato il progetto del Museum Judenplatz a Vienna,
- Jacques Gubler, Guido Morpurgo e Annalisa De Curtis hanno raccontato il Memoriale della Shoah di Milano,
- Elena Montanari ha illustrato il Museo-monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti di Carpi.
- Adachiara Zevi ha presentato il suo studio Monumenti per difetto, dalle Fosse Ardeatine alle Pietre d’Inciampo.
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