Note Svelate, fino a dicembre! 29 ottobre, 19 dicembre 2021 – Nota di Federica Castaldo
Guardando alle radici e al passato, ma con occhi rivolti alla contemporaneità, continua “Note svelate”.
Dopo il concerto inaugurale di Simone Kermes, una nuova ospitalità internazionale, in stagione alla Fondazione Pietà de’ Turchini, propone l’ensemble francese La Petite Écurie (7 novembre) che presenterà a Napoli un programma musicale dedicato al ruolo dell’oboe barocco nella composizione europea del Sei/Settecento attraverso una antologia di brani provenienti da diverse regioni europee. Il “Grand Tour” inizia in Francia dove l’oboe ha svolto un ruolo importante alla corte di Luigi XIV, per proseguire poi in Inghilterra, Germania, Italia e Spagna. Un florilegio di ascolti di Jean Baptiste Lully , Marche de Savoye, Joseph Bodin de Boismortier, James Paisible, Henry Purcell, Antonio Vivaldi, Johann Christian Schieferdecker e Marquina Narro.
A seguire, tra il 14 ed il 28 novembre, in stagione la III edizione della rassegna polifonica “A più Voci”. Con la consulenza artistica di Salvatore Murru, vede la partecipazione di formazioni di diversa generazione dedite ai repertori più svariati: cori di voci bianche, formazioni giovanili e di adulti impegnati in esecuzioni di composizioni dal Rinascimento, al barocco, alla musica contemporanea, dalla musica sacra di tradizione ebraica a quella napoletana del Settecento. Ospiti del programma sono il Coro Gamut di Pescara, Il Consonare Ensemble di Corato, il coro giovanile Voceincanto di Arezzo. Nell’ambito della rassegna l’ensemble vocale In-Canto di Partenope, diretto da Davide Troìa, compagine residente della Fondazione Pietà de’Turchini, propone la “Missa Carolus Sextus Romanorum Imperator et Hispaniarum Rex” del 1736 di Angelo Ragazzi, in prima esecuzione assoluta.
Giovedì 2 dicembre è in programma l’allestimento, in prima assoluta al Teatro San Ferdinando di Napoli, de “Il resto del Mondo è un mistero”, opera in musica in un Prologo, otto scene e Finale. Unanuova produzione per coro di voci giovanile e ensemble strumentale, (rispettivamente Coro di voci bianche Le Voci del 48 e Invenzioni Sonore Ensemble) su libretto di Alfonso Ottobre, musica Piero Caraba, con la direzione musicale di Salvatore Murru per la regia di Adriana Follieri e disegno luci di Davide Scognamiglio. Un progetto che vuole essere un segno di speranza nel futuro, affidato ai ragazzi che compongono il coro de “Le voci del 48 ” con cui la Fondazione ha realizzato molti progetti educativi negli ultimi anni, per la trasmissione alle nuove generazioni di un messaggio di bellezza e di fiducia nella scoperta di nuove frontiere del pianeta “uomo” dopo l’esperienza che lo ha afflitto senza distinzione geopolitica.
Venerdì 10 dicembre, l’ensemble Concerto delle Muse, con il duo Katarzyna Solecka al violino barocco e Cristina Vidoni al violoncello, proporrà il concerto intitolato “Divertimenti strumentali”. L’Ensemble nasce da una stretta collaborazione tra le due musiciste. Dopo i lunghi percorsi di studio nelle più importanti istituzioni musicali italiane ed europee le musiciste hanno potuto apprezzare e coltivare una grande condivisione di esperienze musicali, visioni artistiche e, non ultima, una profonda stima reciproca. Il progetto dei duetti per violino e violoncello nasce dal desiderio di condividere con il pubblico un vero e proprio gioiello della musica da camera: si tratta di un meraviglioso viaggio tra la fine del ‘700 e la prima metà dell’‘800, rivolto a chiunque desideri immergersi nella bellezza e nelle straordinarie esperienze musicali del periodo tardo barocco e dello stile galante. Il programma, unico nel suo genere, offre l’intera gamma delle emozioni e dei colori nella loro leggerezza, semplicità, raffinatezza ed eleganza. Tra gli autori che accompagneranno questo nuovo percorso, Giuseppe Torelli, Carlo Tessarini, Anton Stamitz, Giovanni Battista Cirri, Domenico Gallo ed altri.
Dal 10 al 12 dicembre si annuncia la VII edizione de “Il suono della parola”, rassegna di musica e letteratura prodotta dalla Fondazione Pietà de’ Turchini e ideata da MiNa Vagante.
La prima parte di “Note svelate” si conclude con “Il Cimento di Partenope. Virtuosismo e sperimentazione tra Napoli e l’Europa”, un concerto/evento programmato in prima esecuzione assoluta il 19 dicembre nella straordinaria cornice di Palazzo Zevallos Stigliano – Gallerie d’Italia. Con un programma interamente strumentale, concepito con l’ausilio e la consulenza scientifica di Guido Olivieri, in scena ci saranno i Talenti Vulcanici diretti dal maestro Stefano Demicheli e due guest star come Elisa Citterio al violino barocco e Catherine Jones al violoncello barocco. Sebbene l’opera napoletana sia di gran lunga la forma musicale più nota e più studiata da musicologi e storici, la produzione strumentale ebbe una fioritura straordinaria tra Sei e Settecento, grazie alla esistenza dei quattro conservatori da cui emerse una genia di compositori di brillantissima ed inconfondibile cifra stilistica. Pagine di Porpora, Barbella, Ragazzi, Marchitelli, Scarlatti (Francesco) si susseguiranno dando vita ad un programma di rara bellezza che sarà anche registrato per l’etichetta Arcana nell’ambito del progetto editoriale a cura della Fondazione dedicato ai tesori di Scuola napoletana.
Con questo concerto la splendida sede delle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano conclude la sua attività di programmazione culturale, in attesa del definitivo trasferimento della collezione museale nell’attigua nuova sede di Palazzo Piacentini.
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