

Patrick Barbier presenta “Pauline Viardot”
Un focus approfondito su vita e opere di Pauline Viardot, una delle personalità più carismatiche della vita artistica e letteraria del XIX secolo

Appuntamento il 16 marzo, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena a Napoli, con la presentazione di “Pauline Viardot” a opera di Patrick Barbier: un lavoro – per Florestano Edizioni – incentrato su una delle personalità più carismatiche della vita artistica e letteraria del XIX secolo, espressione di una sensibilità musicale femminile fino a oggi largamente trascurata. Pauline Viardot (1821 – 1910), infatti, ha contrassegnato il suo tempo per le doti straordinarie di cantante e di attrice tragica, così come per la vivacità intellettuale e la bellezza delle sue composizioni. Di lei, Charles Dickens scrisse: «una performance eccelsa – toccante al massimo grado, e ricca di una recitazione sublime». Rievocando un singolare e luminoso percorso umano e artistico – uno dei più fiammeggianti dell’Ottocento europeo – ci caliamo così, insieme all’autore, nel turbinio dell’epoca romantica, viaggiando con la mente da Londra a San Pietroburgo e dalla Alhambra di Granada all’Opéra di Parigi.
Dialogano con l’autore Alessandra Ciccaglioni, Emanuela Grimaccia e Paologiovanni Maione.
La conferenza è arricchita da esecuzioni musicali in collaborazione con l’Associazione Talenti Vulcanici, e l’ingresso è libero fino a esaurimento posti!
«Il suo talento è così completo, così vario, tocca così tanti punti dell’arte, unisce una spontaneità così orecchiabile e così tanta scienza, che produce sia stupore che emozione. Colpisce e commuove. Impone e persuade. La sua voce di eccezionale estensione e al servizio della più sapiente vocalizzazione e dell’arte dell’ampio fraseggio, esempi dei quali oggi sono molto rari. Unisce a tutto ciò una verve indomabile, vivace, dispotica. Una sensibilità profonda e una capacità quasi deplorevole per esprimere un dolore. Il suo gesto è sobrio, nobile, oltre che autentico e la espressione del suo viso sempre così possente lo è ancora di più nelle scene silenziose che in quelle dove deve rafforzare l’enfasi del canto».
Hector Berlioz
Hai bisogno di informazioni?
ContattaciReggio Emilia
Padova