Scarica qui il programma della STAGIONE 2020|21

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Nel tempo della prudenza e ragionevolezza in nome delle quali ci
obblighiamo alla distanza dei corpi, si fa urgente più che mai l’istanza di
colmarne il vuoto con la creatività e l’immaginazione e non solo per coloro
che consacrano alle “arti” la propria aspirazione e il proprio talento, ma
per tutti.
Nei lunghi mesi di silenzio abbiamo fatto scorta di nuovi progetti possibili
e impossibili, alcuni di questi trovano forma in questa XXIII stagione
“speciale” sospesa com’è tra l’entusiasmo e la sua possibile frustrazione.
La principale difficoltà è quella di condividere una programmazione a lungo
termine, ragione per cui il calendario si ferma per adesso fino a dicembre,
pur sperando con tutte le nostre forze di poter proseguire fino a giugno.
Il cartellone si apre con una nuova produzione affidata ai Talenti
Vulcanici, l’ensemble in residenza fondato in seno alla Fondazione,
cui è stato conferito il prestigioso Premio Franco Abbiati come migliore
iniziativa musicale del 2019. Con la direzione di Stefano Demicheli e
la voce prodigiosa del giovane basso Nicola Ciancio, abbiamo ideato
un programma che fa tesoro dell’intuito infallibile e delle ricerche del
musicologo Paologiovanni Maione, con l’ambizione di restituire al profilo
di uno dei più straordinari protagonisti della vita musicale settecentesca:
Antonio Manna detto l’Abate Camerino, il ruolo e il peso che meritava
nel contesto musicale dell’epoca, dominato com’era dal protagonismo
di castrati e prime donne. Alle nuove produzioni si alternano ospitalità
di eccellenza spaziando dal repertorio rinascimentale a quello barocco,
vocale strumentale, sacro e profano, con presenze autorevoli nel contesto
musicale nazionale ed internazionale e alcune proposte in prima assoluta.
Fanno ritorno negli spazi di Santa Caterina da Siena, e artisti che il
nostro pubblico ha già incontrato con grande soddisfazione, tra questi
l’Ensemble Armoniosa, con l’anteprima assoluta di “Around Bach”,
’ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo, che presenta
“Oblivion” un progetto che coniuga strumenti e repertori molto distanti
per sonorità e cronologia ma sorprendentemente compatibili come il sax
di Javier Girotto e l’arciliuto di Jadran Duncumb, la fisarmonica di Fabio
Furia e il clavicembalo di Lucia Adelaide Di Nicola, su questo insolito
sfondo strumentale si esprimerà la voce dal timbro avvolgente di Josè
Maria Lo Monaco, per la prima volta ospite della Pietà de’ Turchini.
Si rinnova, arricchendosi di presenze provenienti da tutt’Italia, la terza
edizione della rassegna “A più Voci” con la preziosa consulenza artistica
di Salvatore Murru. Due fine settimana interamente dedicati alla
polifonia – da venerdì 13 a domenica 22 novembre tra la Chiesa di Santa
Caterina da Siena e la Chiesa dell’Incoronatella alla Pietà de’ Turchini
– con una prima esecuzione in tempi moderni della splendida “Missa
Carolus Sextus” di Angelo Ragazzi, un fuoriclasse tra i compositori del
XVIII secolo ad opera dell’ensemble vocale nato in seno alla Fondazione
In-canto di Partenope diretto da Davide Troìa che si inquadrerà nella
recitazione di una messa per gli artisti con Padre Antonio Loffredo . La
rassegna vede ben 3 formazioni giovanili provenienti da Puglia, Abruzzo
e Toscana, tra le più accreditate e prestigiose del territorio nazionale. Tra
fine novembre e dicembre gli spazi della Fondazione, con la Chiesa di
San Rocco a Chiaia, saranno la ribalta dei giovani allievi della “Turchini
Academy” il cantiere formativo dove Sara Mingardo, Edoardo Catemario,
Isa Ercolano riversano con passione e dedizione le loro competenze
didattiche. La stagione proseguirà a partire da febbraio con appuntamenti
fino a giugno con l’auspicio di offrire al pubblico le ali per viaggiare “in
sicurezza” oltre i confini segnati da barriere che sembrano essere sempre
più inespugnabili.

 

Mariafederica Castaldo
Presidente e direttore artistico

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