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Beatrice, principessa di Napoli nel Rinascimento

Palazzo Diomede Carafa
19.00 - 20.00
Gratuito

Tasto Solo
Anne-Kathryn Olsen soprano
Timothé Bougon baritono
Pau Marcos viella
Natalie Carducci viella
Bérengère Sardin arpa rinascimentale

Guillermo Pérez organetto, clavisimbalum e direzione

Introduzione a cura di
Elisa Novi Chavarria Docente di Storia del Rinascimento – Università del Molise


in collaborazione con

 

 

 


Prenotazione obbligatoria


Maggiori informazioni
segreteria@turchini.it

Programma

1457 · La nascita di Beatrice e l’infanzia a Napoli
Beata viscera, Plainchant
O Virgo miserere, J. Tinctoris (c. 1435-1511)
Fantasia prima [instrumental], Anonymous
Helas, J. Tinctoris
Fantasia seconda [instrumental], Anonymous
So ys emprentid, W. Frye (fl. 1450)

1476 · Matrimonio con Mattia Corvino e partenza per l’Ungheria
Fantasia terza [instrumental], Anonymous
Gentil Madonna, W. Frye
La Spagna [instrumental], J. Tinctoris
La Spagna [instrumental], Anonymous
Par le regard, G. Dufay (1397-1474)
La Spagna [instrumental], Guglielmus (da Pesaro ? c. 1420-1484)

1490 · Morte di Mattia Corvino e seconde nozze
Tout a part moy, W. Frye
Fortune tort, Anonymous

1500 – 1501 · Annullamento del secondo matrimonio e rientro in Italia
Fantasia quarta [instrumental], Anonymous
Alas, Alas, W. Frye
Fantasia quinta [instrumental], Anonymous
O pellegrina, Anonyme
Canzone del vivere speranza, Anonymous

1508 · La morte di Beatrice a Napoli
Requiem aeternam [instrumental], J. Tinctoris
Virgo Dei throno digna, J. Tinctoris


Beatrice, principessa di Napoli nel Rinascimento

Note di sala
Beatrice di Napoli, discendente della potente Corona d’Aragona, fu consacrata regina d’Ungheria nel 1476 in seguito al suo matrimonio con il re Mattia Corvino. Nipote del famoso Alfonso V d’Aragona, un monarca davvero rappresentativo del Rinascimento, noto come “il Magnanimo”, Beatrice crebbe nel ricco regno di Napoli, conquistato dagli Aragonesi nel 1442 durante la loro vasta espansione geografica e culturale. Sotto la tutela del compositore Johannes Tinctoris, famoso musicista ed eminente teorico del suo tempo, Beatrice diventerà così una personalità di tutto rispetto grazie alla sua eccellente formazione. “Aragóniai Beatrix”, come veniva chiamata nel suo nuovo Paese d’adozione, avrebbe contribuito a fare dell’Ungheria uno dei centri più attivi del primo Rinascimento. Durante il suo regno, lei e il marito promossero la diffusione di diversi stili musicali a partire dalla fine del XV secolo, sull’esempio dei repertori conservati nel “Mellon Chansonnier”, forse copiato sotto la supervisione di Tinctoris come dono alla giovane coppia reale. Inoltre, Beatrice e Corvino sarebbero diventati mecenati di numerosi intellettuali e artisti italiani, collezionisti di libri e fondatori della mitica biblioteca “Corvina”, nonché promotori della costruzione dei primi palazzi secondo i modelli italiani.Il programma di questo concerto, che presenta composizioni legate – e talvolta dedicate – a Beatrice, mette in musica il viaggio di questa grande dama del Rinascimento, erede di una cultura umanistica e cosmopolitica, dalle molteplici estetiche, lingue e influenze.


Tasto Solo
Tasto Solo unisce creatività, ricerca storica e virtuosismo nell’esplorazione della musica medievale e del primo Rinascimento. Guidato dal direttore e fondatore Guillermo Pérez, l’ensemble illustra la raffinatezza di questo squisito repertorio e affascina il pubblico attraverso un linguaggio musicale unico fatto di ritmo drammatico, messa in scena, improvvisazione e dialogo giocoso tra gli interpreti. L’ensemble ha svolto un ruolo decisivo nel recupero e nella diffusione di repertori musicali dimenticati, presentandoli in un rinnovato splendore sul palcoscenico.
L’acclamata discografia di Tasto Solo comprende due volumi di un progetto trittico dedicato alla musica per tastiera del XV secolo, “Meyster ob allen Meystern” e “Le chant de leschiquier”, nonché un disco dedicato al repertorio inglese del primo XVI secolo, “Early Modern English Music: 1500-1550” (tutti pubblicati da Passacaille). Queste registrazioni hanno ricevuto numerosi premi dalla stampa internazionale, tra cui il Diapason d’Or, la nomination ICMA, il “CD del mese” di Amadeus, l'”Excellent” di Ritmo e AudioClassica, il “Supersonic” di Pizzicato, l'”Exceptional” di Scherzo, il “Coupde Coeur” di France Musique. La nuova registrazione di Tasto Solo “Eros & Subtilitas: Capricci, Madrigali e Danze inDialogo”, con musica rinascimentale italiana strumentale e vocale di Vincenzo Ruffo e contemporanei, sarà pubblicato nel 2023 da Alia Vox.
Dal suo debutto internazionale nel 2006, Tasto Solo si è esibito in prestigiose sale da concerto e festival di musica antica in tutta Europa, tra cui L’Auditori de Barcelona, il Festival ofEarly Music di Innsbruck, il BOZAR di Bruxelles, la Konzerthaus Berlin, la Wiener Konzerhaus, l’Utrecht Oude MuziekFestival, la Fondation Royaumont, l’AMUZ e il Laus Polyphoniae di Anversa, il Festival de Saintes, Concertgebouw Brugge, Tage Alter Musik Regensburg, Festival di Montalbâne, Académie Bach, Vannes Early Music Institute, Festival de Ribeauvillé, Cantar di Pietre, Wratislavia Cantans, Festivalde Música Antigua de Sevilla, Semana de Música Religiosa de Cuenca, Printemps des Arts deNantes, Voix et Route Romane e The Russian Early Music Foundation, tra molti altri. Nel 2020 il gruppo ha debuttato negli Stati Uniti con un tour di concerti in collaborazione con l’ArizonaState University Herberger Institute for Design and the Arts.
Tasto Solo è Artist-in-Residence presso lo Château de Bournazel in Aveyron, Francia. L’ensemble è inoltre associato all’Académie Bach di Arques-la-Bataille, in Francia, per la ricerca e lo sviluppo di nuovi programmi.


Guillermo Pérez
(Barcellona, 1980) è direttore d’orchestra, ricercatore e specialista di tastiere antiche, in particolare dell’organetto, il piccolo organo simbolo della cultura musicale europea dal XIV all’inizio del XVI secolo. Negli ultimi 20 anni ha sviluppato la propria tecnica, diventando uno specialista mondiale di questo strumento, con uno stile molto personale, virtuosistico e poetico. Con il suo gruppo Tasto Solo crea programmi innovativi, che l’ensemble presenta regolarmente nei più importanti festival e sale da concerto di tutta Europa. Guillermo Pérez collabora anche con prestigiosi ensemble internazionali come J. Savall & Hespèrion XXI, Mala Punica, Micrologus, The Unicorn Ensemble, Diabolus in Musica e Club Mediéval. Ha registrato una ventina di album per le etichette Alia-Vox, Aeon, Musica Ficta, Naïve, Passacaille, Pneuma, Raum-Klang, Ricercar e Zig-Zag Territoires.
Dal 2018 al 2021 Guillermo Pérez insegna organetto e musica medievale presso il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles. È anche professore di musica rinascimentale presso il Pôle des Arts Baroques del Conservatorio di Tolosa. Impegnato nell’insegnamento dell’organetto e della musica medievale, Guillermo Pérez ha organizzato il Cursus International de Musique Médiévale tra il 2010 e il 2013 nell’ambito del Centre Itinérant de Recherche sur les Musiques Anciennes (CIRMA) diretto da Marcel Pérès a Moissac. Tra il 2011 e il 2015 è stato professore ospite presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg” di Spello, Italia. Dal 2013 al 2016 ha insegnato repertori medievali all’Università di Tolosa Le Mirail. Inoltre, tiene corsi e conferenze presso importanti centri di insegnamento come i conservatori di Vienna, Mosca e Orsay, la Schola Cantorum Basiliensis, l’Accademia organistica Julian de la Orden, l’Accademia Grieg dell’Università di Bergen e la Folkwang Universität der Künste di Essen.
Guillermo Pérez presenta attualmente nuovi progetti di recital con il suo organetto e dirige Tasto Solo. Convinto dell’importanza di unire ricerca e pratica, i suoi programmi concertistici sono il risultato di uno studio approfondito delle principali fonti strumentali tra il 1300 e il 1550. Guillermo Pérez si occupa anche di creazione contemporanea in collaborazione con il compositore José-María Sánchez-Verdú, che gli ha affidato le prime di Totentanz-Buch (2015, SMR de Cuenca), Tous les Regretz (2016, Museo del Prado) e Chanson bleue (2019, Fundación Juan March). In collaborazione con il costruttore italiano Walter Chinaglia, realizza progetti di ricerca e ricostruzione di organi e organetti medievali e del primo Rinascimento. Nel 2012 hanno ricostruito un sorprendente organo progettato intorno al 1503 da Leonardo da Vinci in uno dei suoi taccuini personali, il Codice Madrid II, ora conservato presso la Biblioteca Nazionale di Spagna.

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