Partenope Eterna
Note di sala Tra Sei e Settecento il repertorio cantatistico assume un ruolo preminente in un circuito privato, affollato di…
Comitato scientifico
Rosa Cafiero
Federica Castaldo
Paologiovanni Maione
Angela Romagnoli
con il patrocinio
Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali
Università Cattolica del Sacro Cuore
Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli
Ingresso libero
Giovedì 16 novembre
9.30-13.00
Modera Rosa Cafiero
Simone Vallerotonda
La realizzazione del basso continuo sulla tiorba nel primo Seicento italiano: fonti, modelli e regole per sonar sopra la parte
Enrico Gatti
La Pronuntia e l’arte di far buona arcadura negli
strumenti ad arco del XVII secolo: «Rispetto e comparatione a la voce humana»
Nicoleta Paraschivescu
“Regole per ben sonare il Cembalo”: Partimenti by
Alessandro Scarlatti & Francesco Durante
15.30-18.30
Modera Guido Olivieri
Massimiliano Guido
Quale strumento per quale occasione, o di come la prassi esecutiva si debba accontentare di un organo a baule
Valeria Mannoia
La tradizione del violino piccolo. Una questione di prassi esecutiva oppure una vera necessità tecnica?
Marc Vanscheeuwijck
I bassi di violino nella musica italiana del Seicento: strumenti, repertorî e prassi esecutive
Paologiovanni Maione
Spazi e organici nella Napoli del primo Settecento
Angela Romagnoli
Le cantate viennesi con strumenti concertanti nella prima metà del Settecento: alcuni aspetti di prassi esecutiva
Venerdì 17 novembre
9.30 -13.00
Modera Angela Romagnoli
Guido Olivieri
Virtuosi di corda: pratiche esecutive, estetica e approcci pedagogici nella musica strumentale di inizio Settecento
Giulia Vitale
Riflessioni su questioni di prassi esecutiva tartiniana
Agnese Pavanello
Abbellire una melodia: gli insegnamenti e l’eredità di Giuseppe Tartini
Marco Beghelli
Tradizioni vocali, edizioni critiche, esecuzione storicamente informata
Federico Fornoni
Il timbro come fattore culturale: ripristini e proposte
15.30-18.30
Modera Massimiliano Guido
Costance Frei
Il repertorio violinistico barocco: riflessioni sulla tenuta d’arco
Elena Bianchi
«Passeggiando a basso solo»: fonti, repertorio e interrogativi riguardanti il fagotto in Italia nel XVII secolo
Francesco Cera
Il clavicembalo ben temperato al clavicembalo. Risorse sonore, possibilità interpretative, stile barocco
Iskrena Yordanova
Le serenate per la corte portoghese: edizioni critiche e prassi esecutiva
Sabato 18 novembre
9.30-13.30
Modera Paologiovanni Maione
Lorenzo Mattei
Recitativo ‘corrente’ e ‘parlante’: ipotesi interpretative sul recitativo nel melodramma italiano del secondo Settecento
Vincenzo Borghetti
Elisabetta regina d’Inghilterra di Rossini (1815): storia-materiali-edizione
Alice Tavilla
L’opera italiana del primo Ottocento tra edizione critica e prassi esecutiva: il caso di Eduardo e Cristina
Anna Bonitatibus
«Qual voce, quai note»: trasmissione e codici del Canto di primo Ottocento
Alessandro De Marchi
Tentativi di archeologia sperimentale in musica
15.30-18.30
Modera Iskrena Yordanova
Stefano Demicheli
Dieci anni di direzione musicale presso la Fondazione Pietà dei Turchini. Caratteristiche, particolarità e arditezze stilistiche del repertorio affrontato
Renato Meucci
Performance Practice. Un viaggio attraverso la storia della prassi esecutiva
CANTIERI IN DIVENIRE: un portale digitale a servizio della comunità scientifica e musicale
Federica Castaldo, Paologiovanni Maione, Angela Romagnoli
Le novità bibliografiche: Marchitelli, Mascitti e la musica strumentale napoletana fra Sei e Settecento, a cura di Guido Olivieri, Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2023
Ne parlano con il curatore Paologiovanni Maione, Agnese Pavanello, Angela Romagnoli e Marc Vanscheeuwijck
L’ambito della ricerca sulle pratiche di esecuzione in prospettiva storica rappresenta un terreno d’incontro particolarmente fecondo per le traiettorie complementari di musicisti e musicologi chiamati a esercitare una doppia curiosità quando non una vera e propria doppia competenza. E se è importante per ciascuno riconoscere le proprie peculiarità e considerare con umiltà e attenzione quelle speculari dell’altro, è anche vero i migliori risultati sul versante sia dello studio sia dell’esecuzione sono frutto delle situazioni in cui i fili si intrecciano, in un mutuo scambio di riflessioni, esperienze e competenze.
Il terreno della ‘musica antica’ si è ampliato enormemente: i criteri dell’esecuzione storicamente informata si sono estesi al repertorio classico-romantico e stanno dimostrando la loro capacità di restituire luce diversa anche ad autori considerati fino a poco tempo fa nell’alveo di una tradizione esecutiva ininterrotta e perciò non soggetta a revisioni radicali, come Brahms. Allo stesso tempo l’‘autenticismo’ rigoroso (non privo di grossolani equivoci) che aveva caratterizzato i primi periodi della cosiddetta riscoperta della musica antica ha lasciato il campo a un atteggiamento più consapevole sia della marca inevitabilmente contemporanea delle scelte interpretative (quando non spudoratamente di mercato), sia della necessità di salvaguardare l’ineludibile valore estetico delle esecuzioni.
La grande quantità di materiale disponibile con enorme facilità (fonti, trattati, registrazioni…) rende però concreto il rischio che l’attitudine alla ricerca caratteristica della seconda metà del secolo scorso si stemperi in una routine parallela a quella delle esecuzioni tradizionali. I Cantieri vogliono perciò rappresentare un laboratorio permanente in cui continuare a stimolare la ricerca e a dibattere le sorti della pratica musicale storicamente informata del secondo millennio. Ogni anno la Fondazione Pietà de’ Turchini inviterà studiosi e musicisti a confrontarsi sullo stato dell’arte dialogando sulle possibilità esecutive della musica del passato fra tavole rotonde, conferenze, sessioni di studio e laboratori pratici.
Reggio Emilia
Padova